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venerdì 23 marzo 2018

Lucedio, quando fu sconsacrato il santuario della Madonna delle Vigne?

Molte volte ho parlato dell'abbazia di Lucedio e dello "Spartito del diavolo", nel territorio di Trino Vercellese, in Provincia di Vercelli
Ora, lo "Spartito del diavolo" si troverebbe in un affresco del vicino santuario della Madonna delle Vigne (nella foto in alto).
Il sito "Luoghi misteriosi" ho trovato questa cosa molto interessante:

"Targa marmorea, in parte distrutta, posta su ciò che rimane dell’altare della chiesa dedicata alla Madonna delle Vigne. Vi si legge il nome di Monsignor Giovanni Gamberoni, verosimilmente fautore, sostenitore, del restauro della chiesa. Quindi non sconsacrata…

In quella sopra riportata, ad esempio, si legge chiaramente il nome di Monsignor Giovanni Gamberoni. Ebbene, tale prelato è nato a Comerio il 24 Settembre 1868, è stato vescovo di Chiavari dal 1911 al 1916 e ha lasciato questa valle di lacrime il 17 Febbraio del 192
9".

La targa marmorea di monsignor Gamberoni è nella foto qui sotto.

Secondo la storiografia ufficiale, l'abbazia di Lucedio fu sconsacrata nel 1784, per dissidi con il vescovo di Vercelli.
Secondo la leggenda, l'abbazia sarebbe stata soppressa perché cento  anni prima un gruppo di ragazze avrebbe evocato un demone nel vicino cimitero di Darola.
Secondo un'altra versione della leggenda, ad evocare il demonio sarebbero stati alcuni degli stessi monaci che (forse) avrebbero tentato di emulare il re Salomone.
Ad un certo punto, la cosa sarebbe sfuggita di mano ed il demone avrebbe iniziato a fare danni anche nell'abbazia.
I monaci sarebbero stati posseduti dal diavolo e avrebbero compiuto cose immonde.
Avrebbero fatto ricorso anche alla violenza per costringere i fedeli della zona ad abiurare la fede in Cristo e a convertirsi al satanismo.
Saputo ciò, il Papa Pio VI (al secolo, Giovanni Angelico Braschi, 25 dicembre 1717-29 agosto 1799) avrebbe mandato un esorcista da Roma e poi avrebbe fatto chiudere l'abbazia.
Senza più l'influsso malefico del demone, i monaci di Lucedio sarebbero stati mandati nel collegio di Castelnuovo Scrivia per questo motivo.
L'esorcista avrebbe composto una particolare melodia.
Se essa fosse stata suonata al rovescio, il diavolo sarebbe riapparso e avrebbe fatto nuovi danni.
Se fosse stata suonata per il verso giusto, per il diritto, il diavolo sarebbe stato ricacciato nella cripta della chiesa di Lucedio, ove vi sarebbero seduti su dei troni e disposti in cerchio dei corpi degli abati mummificati che sarebbero stati messi lì a guardia.
La porta di quella cripta sarebbe stata murata.
Questa melodia è a noi nota come "Spartito del diavolo" e si dice, ancora oggi, che se essa fosse suonata al contrario il diavolo riapparirebbe.
Recentemente, il brano musicale in questione è stato cercato e alla fine sarebbe stato trovato in uno spartito dipinto in un affresco del santuario della Madonna delle Vigne, una chiesa risalente al 1706 e progettata da un tale architetto Antonio Bertola (8 novembre 1684-13 settembre 1719).
Essa fu realizzata durante il periodo in cui, secondo la leggenda, il famigerato diavolo avrebbe operato.
Inoltre, essa fu commissionata da un abate di Lucedio che provenne dalla nostra terra mantovana: un tale Vincenzo Grimani.
Grimani fu un parente dei Gonzaga e nacque a Mantova.
Sempre secondo il blog "Piemonte Fantasma", nel portico della chiesa vi era una targa che recitava:



QVOD

VINCENTIUS GRIMANI

LOCED. COENOBII ABBAS

ANN. FERE MDCCX

TEMPLUM

DENVO EXCITARAT

MVNIFICENTIA

MARCH. FRANCISCI BERTOLINI CARREGA

LOCED. PRINCIPI

INSTAVRATI

ANN. MCCMLI

Dunque, c'è un po' di Mantova in questa chiesa caduta in disgrazia.
Ora, monsignor Giovanni Gamberoni (24 settembre 1868-17 febbraio 1929) fu vescovo di Chiavari ed arcivescovo di Vercelli.
La foto qui sotto lo ritrae.
Da arcivescovo di Vercelli, monsignor Gamberoni fece restaurare il santuario della Madonna delle Vigne.
Sul blog "Piemonte Fantasma", ho trovato qualcosa di ancora più interessante: delle foto che mostrano l'interno del santuario della Madonna delle Vigne com'era in origine, prima che i vandali lo devastassero.
Qui sotto se ne vede una che risale al 1920. 

Ebbene, nel 1920, la chiesa era ancora attiva.
Dunque, ammesso che fosse avvenuta,  la sconsacrazione della medesima non avvenne nell'anno in cui l'abbazia di Lucedio fu chiusa, l'anno 1784.
Con ogni probabilità, essa avvenne nel secolo scorso e dopo la morte di monsignor Gamberoni.
La sconsacrazione di una chiesa è regolata da queste norme del Codice del diritto canonico:

"Can. 1210 - Nel luogo sacro sia consentito solo quanto serve all'esercizio e alla promozione del culto, della pietà, della religione, e vietato qualunque cosa sia aliena dalla santità del luogo. L'Ordinario, però, per modo d'atto può permettere altri usi, purché non contrari alla santità del luogo.
Can. 1211 - I luoghi sacri sono profanati se in essi si compiono con scandalo azioni gravemente ingiuriose, che a giudizio dell'Ordinario del luogo sono tanto gravi e contrarie alla santità del luogo da non essere più lecito esercitare in essi il culto finché l'ingiuria non venga riparata con il rito penitenziale, a norma dei libri liturgici.
Can. 1212 - I luoghi sacri perdono la dedicazione o la benedizione se sono stati distrutti in gran parte oppure destinati permanentemente a usi profani con decreto del competente Ordinario o di fatto
.".

Per sconsacrare una chiesa, basta toglierle il Santissimo Sacramento, i reliquiari, gli arredi sacri e adibirla permanentemente ad uso profano.
Con ogni probabilità, il santuario della Madonna delle Vigne potrebbe essere caduta in disuso e l'ingiuria del tempo e dei vandali potrebbe avere fatto il resto.
Termino, facendo questa considerazione: visto che si parla tanto del diavolo, io sarei per il restauro e la riconsacrazione della chiesa in questione.
Anzi, dato che il diavolo teme la Vergine Maria, a maggior ragione opterei per una soluzione simile.
In quel luogo si potrebbero fare dire le messe e fare recitare anche il Santo Rosario, che è un'arma contro il maligno.

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