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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 21 marzo 2018

Padova, i cosiddetti "antifascisti" minacciano coloro che parlano delle foibe!

Come riporta "Il Giornale", all'Università di Padova chi parla delle foibe è minacciato di morte.

Questo è molto grave e si auspica un intervento a chi di dovere.
Riporto qui lo stralcio dell'articolo che ne parla:

"Per domani era previsto un incontro pubblico (alla residenza dell'Esu Ederle di via Belzoni) per ricordare Norma Cossetto, la studentessa proprio dell'ateneo patavino, rapita, stuprata e uccisa dai miliziani titini nel 1943, durante i primi e feroci episodi di pulizia etnica che caratterizzarono la «resistenza» jugoslava in Istria e Dalmazia.

Un incontro istituzionale, fortemente voluto dall'assessore all'Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan, per presentare il fumetto Foiba rossa (anche allegato al Giornale in occasione del Giorno del ricordo) dedicato a questa ragazza, gettata nella foiba di Villa Surani, a cui il presidente Ciampi ha conferito la Medaglia d'oro al merito civile, nel 2005. All'incontro avrebbero dovuto presenziare Emanuele Merlino, autore con Beniamino Delvecchio del fumetto, Federico Goglio fondatore della casa editrice Ferrogallico che l'ha pubblicato, il giornalista del Giornale Fausto Biloslavo, la prorettrice alle pari opportunità dell'Università Annalisa Oboe, l'assessore Donazzan e Massimo Giorgetti, vicepresidente del Consiglio regionale. Ma da quando l'incontro è stato annunciato sono iniziate le proteste, le manifestazioni, le pressioni. L'associazione studentesca Asu ha lanciato una campagna, a cui hanno dato largo spazio i giornali locali, con lo slogan: «Fuori i fascisti dall'università». Si sono mossi a ruota anche alcuni centri sociali come «Marzolo occupata» che ha organizzato per domani un presunto presidio antifascista con lo slogan «Fermiamo l'iniziativa fascista dell'Esu»
.".

Io penso che associazioni che impediscono di trattare temi importanti (come il tema delle foibe), anche ricorrendo alle minacce di morte, non debbano neppure esistere.
Purtroppo, qui in Italia è accaduto ciò che progettò il comunista Antonio Gramsci.
Gramsci, infatti, teorizzò che per portare il comunismo qui in Italia si sarebbero dovuti occupare i "gangli vitali" della società italiana, comprese la scuola e l'università.
Le sinistre giovanili di oggi stanno applicando ciò che progettò Gramsci.
Conosco bene la questione, avendo frequentato (come tanti) le scuole superiori ed avendo avuto a che fare con quelle sinistre giovanili, alle quali mi ero sempre opposto.
Ora, l'auspicio è che chi di dovere faccia qualcosa contro queste associazioni che si dicono "antifasciste" (termine anacronistico, dato che il fascismo non esiste più) e che sono violente.
Il caso delle foibe fu molto grave.
Degli italiani innocenti furono uccisi ed infoibati dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito, con il placet dei comunisti italiani.
È bene che si parli di ciò.
Bisogna piantarla con questa omertà che c'è riguardo al caso delle foibe.
La scuola e l'università debbono essere di tutti.
Questo per me sarà un motivo in più per non cantare "Bella ciao" il 25 aprile. 

1 commento:

  1. Nel primo dopoguerra ci pensò Togliatti all'infiltrazione nei gangli vitali del Paese: istruzione, giustizia, Chiesa e pian piano siamo arrivati al comunismo attuale

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.