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giovedì 22 marzo 2018

Il centrodestra a Roncoferraro? Non può non tenere conto delle dinamiche nazionali

Su "La Voce di Mantova" vi è un articolo di Matteo Vincenzi che è intitolato "Roncoferraro: "È il momento che il centrodestra si ricompatti".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"L'ex vicesegretario del locale circolo di An, nei giorni scorsi si è ritrovato con una ventina di cittadini, a maggioranza di estrazione centrodestra, per fare il punto sull’intricata situazione politica di Roncoferraro. Fabrizio Tridapali si è fatto un’idea precisa di quanto sta avvenendo a livello amministrativo. «Va preso atto che da mesi esiste una maggioranza dove c’è dentro tutto e il contrario di tutto e dove sono spariti i confini tra destra e sinistra - ha commentato -. Questo può pagare nel breve ma alla lunga, e parlo ovviamente per la mia area politica, rischia di disorientare l’elettorato tradizionale. Perché - ha aggiunto l’ex segretario del circolo locale An - dopo l’ottimo risultato ottenuto anche qui a Roncoferraro alle politiche del 4 marzo, sarebbe opportuno che il centrodestra si ricompattasse anche a livello territoriale». Come è risaputo, gli equilibri interni del consiglio erano stati completamente stravolti lo scorso giugno, quando cinque esponenti della maggioranza consiliare - tra cui tre assessori - decisero di togliere l’appoggio al sindaco Federico Baruffaldi e passare tra i banchi dell’opposizione formando un gruppo autonomo del Pd. In soccorso al sindaco arrivò il sostegno di tre consiglieri di minoranza: Mario Rigoni e Luca Papotti di Volta Pagina (non Sergio Rossi, Fi, rimasto all’opposizione) e Claudia Serafini della Lega Nord (subentrata al collega dimissionario Dino Bottura, non propenso ad assecondare una soluzione «contraddittoria» rispetto al mandato elettorale). C’è poi il capitolo dei malumori assortiti del centrodestra legati al possibile prolungamento dell’«accordo» tra la Lega e Baruffaldi. «Ognuno è libero di imboccare la strada che meglio crede - ha evidenziato Tridapali - ma la chiarezza e la coerenza nei confronti dei cittadini e in particolar modo dell’elettorato di riferimento non dovrebbe mai venire meno. Se da un appoggio tecnico, come si era sentito all’inizio, la Lega ha deciso di passare ad un effettivo accordo politico per tirare la volata a un sindaco che fino a ieri era del Pd e che comunque si è sempre dichiarato uomo di sinistra, ritengo sia giusto che lo dica apertamente».".

Conosco il signor Fabrizio Tridapali e lo reputo una persona perbene.
Concordo sul fatto che il centrodestra debba essere coeso.
Ora, dico la mia.
Il centrodestra a Roncoferraro non potrà non tenere conto delle dinamiche nazionali che si sono verificate il 4 marzo scorso.
In primis, la testa del centrodestra è oggi la Lega.
Questo è emerso.
Stamane, la deputata di Forza Italia Nunzia De Girolamo ha ammesso che tanti voti del suo partito sono passati alla Lega.
I motivi sono fondamentalmente quattro: il fatto che il presidente Berlusconi non possa operare, per via di quello che gli è accaduto a livello giudiziario. le scissioni che ha avuto,  la sua appartenenza al Partito Popolare Europeo e la mancanza di organizzazione sul territorio.
Forza Italia ha pagato tutte queste cose e tanti suoi voti sono passati alla Lega, che ha preso voti persino nella "mia" Sicilia.
Quindi, il centrodestra non può prescindere dalla Lega.
Dico anche qualcosa che riguarda proprio la Lega.
Mi risulta che l'accordo con il sindaco Federico Baruffaldi sia tecnico.
Non vedo assessori leghisti nella giunta.
Comunque, da quello che si vede,  sembra che il vero scontro sia tra Baruffaldi ed il suo "fronte" , da una parte, e chi è contro di lui, dall'altra. Nel "fronte anti-Baruffaldi" vi è anche il Partito Democratico.
Come (giustamente) ha ricordato Tridapali nell'articolo, tra il sindaco ed il suo vecchio partito, il Partito Democratico, c'è stata una rottura.
Non sto qui a spiegare i motivi.
Per quelli, leggete i giornali.
A questo punto, è accaduto che una parte dei consiglieri dell'opposizione (i cui nomi sono citati nell'articolo) è passata al sostegno del sindaco, per un sostegno tecnico e a tempo.
Come ho scritto prima, mi risulta che nessuno di questi consiglieri sia entrato in giunta.
Mi risulta anche che gli esponenti della parte della vecchia maggioranza ancora fedele al sindaco non abbiano la tessera del Partito Democratico. 
Il Partito Democratico ufficiale è passato all'opposizione, ove è rimasto il consigliere di Forza Italia Sergio Rossi .
Penso che (legittimamente) ognuno possa condividere o meno le scelte fatte dagli attori di tutta questa vicenda. 
Agli occhi di una persona che vede le cose da fuori e che si limita a leggere i giornali sembra che vi siano due fronti trasversali rispetto agli schieramenti: il "fronte pro-Baruffaldi" e quello "anti-Baruffaldi". 
Chi conosce bene i fatti sa che non è così.
Però, chi non conosce bene le vicende e legge i giornali percepisce questa divisione nel fronte "pro-Baruffaldi tout court" e in quello "anti-Baruffaldi tout court". 
Pur non essendo consigliere e come semplice cittadino che si informa, io non sono un sostenitore di Baruffaldi ma non sono neppure con il Partito Democratico (essendo un conservatore-liberale di fede cattolica), pur riconoscendo al primo cittadino qualche merito.
Mi viene in mente il famoso impianto di teleriscaldamento "Fossil Free Energy", su cui ho da sempre espresso delle perplessità e che effettivamente si è dimostrato essere inefficiente.
In questo caso, do ragione a Baruffaldi. 
In altri casi, la penso in modo completamente diverso da lui. 
Io penso che il centrodestra debba essere alternativo tanto a Baruffaldi quanto al Partito Democratico ufficiale.
Penso anche che il centrodestra si debba ricompattare intorno ad un programma serio, che comporti anche (per esempio) la risoluzione di questioni importanti,  come quella del già citato impianto di teleriscaldamento "Fossil Free Energy", e quella del porto di Governolo, che è una "cattedrale nel deserto",  e attorno a delle persone competenti, serie e spendibili sul territorio.
Riguardo ad una possibile forma del centrodestra roncoferrarese, le soluzioni potrebbero essere molteplici.
Basti pensare al "modello Brugnaro", una sorta di lista civica di centrodestra, come quella che sostiene il sindaco di Venezia, che per l'appunto si chiama Luigi Brugnaro.
Sarebbe una lista senza simboli di partito ma sempre ascrivibile ai valori del centrodestra. 
In alternativa, ci potrebbe essere il "modello normale", con i partiti, come la Lega, Forza Italia, Noi con l'Italia e Fratelli d'Italia.
L'auspicio è che il centrodestra a Roncoferraro si ricompatti e che si presenti un'immagine simile a quella della foto qui sopra. 



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