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mercoledì 28 marzo 2018

Quando fu soppressa la Diocesi di Ginevra?

Mi interesso di storia ecclesiastica.
Ebbene, mi ha incuriosito molto la storia della Diocesi di Ginevra, in Svizzera.
Ora, il "Dizionario storico della Svizzera" ne parla così:

"La diocesi comprendeva a nord la parte occidentale del Paese di Vaud, dall'Aubonne al Giura, dove confinava con le terre dell'abbazia di Saint-Claude; a ovest la valle della Valserine, che formava - con il piede del Giura vodese, il Pays de Gex e la sponda destra del Rodano - il decanato di Aubonne, limitrofo all'arcidiocesi di Lione; a sud ovest la valle del Séran e la bassa valle del Rodano, da Seyssel al lago del Bourget, formavano il decanato di Ceyzérieu; a sud, sulla sponda sinistra del Rodano, il decanato di Rumilly coincideva all'incirca con le valli degli Usses e del Chéran, mentre il decanato di Annecy copriva tutto il bacino del lago omonimo e confinava a meridione con la diocesi di Grenoble e l'arcidiocesi della Tarantasia; a sud est, il decanato di Sallanches era composto dalla valle dell'Arve e dal Giffre, e confinava con le diocesi di Aosta e di Sion; il decanato lemanico di Allinges comprendeva tutta la valle della Dranse e dei suoi affluenti ed era limitato a est dalla diocesi di Sion; più vicini a Ginevra, i decanati di Annemasse e di Vuillonnex annoveravano diversi edifici importanti, come la collegiata di Viry. A questi si aggiungeva la città episcopale, che riuniva sette parrocchie, il capitolo cattedrale e i conventi".

Ora, la Diocesi di Ginevra fu eretta nel IV secolo AD.
Essa fu suffraganea della Arcidiocesi di Vienne, che fu soppressa nel 1801 ed i cui territori fanno parte della Diocesi di Grenoble.
Il primo vescovo, però, fu citato nel 400 AD e fu un tale Isacco.
Il suo immediato successore fu San Salonio ed operò tra il 440 ed il 455 o il 460, circa.
Il più antico catalogo dei vescovi di Ginevra risale al IX secolo AD ed era contenuto in una Bibbia nella cattedrale di San Pietro.
Nel VI secolo AD, ci fu una guerra tra i principi borgognoni e la cattedrale fu distrutta nel 515.
Nell'843, con il Trattato di Verdun, la diocesi divenne parte della Lotaringia, quella parte del Sacro Romano Impero che fu soggetta al controllo diretto dell'imperatore Lotario I (795-29 settembre 855).
Con il secondo Regno di Borgogna ci fu una rinascita religiosa.
Nel 1124, con il trattato di Seyssel, i vescovi di Ginevra divennero anche principi ed esercitarono la signoria sulla città.
Fino alla metà del XV secolo, il principato vescovile durò, quando la Casa Savoia si impossessò della diocesi.
Allora, ci furono vescovi appartenenti alla famiglia sabauda.
Tra questi, fu noto il già da me citato Amedeo VIII di Savoia, il quale fu eletto Antipapa con il nome di Felice V nel 1444.
Con lui, iniziò una serie di vescovi di famiglia sabauda che governarono la diocesi fino al XVI secolo.
Il cambiamento più traumatico, però, avvenne nel 1535.
Già da tempo, i mercanti ginevrini erano a conoscenza delle idee protestanti e queste ultime si diffusero nella città.
L'8 agosto 1535, il luterano Guglielmo Farel (Guillaume Farel, 1489-13 settembre 1565) predicò davanti ad una folla enorme.
Nella sera dello stesso giorno, la cattedrale (nella foto in alto) fu occupata da iconoclasti protestanti,  i quali distrussero le immagini sacre.
Il 10 agosto 1535, il Consiglio cittadino decise di sospendere la messa.
Il 21 maggio di quell'anno, il protestantesimo fu adottato dalla città.
Nel luglio 1536, arrivò a Ginevra Giovanni Calvino (Jean Cauvin, 10 luglio 1509-27 maggio 1564, nell'immagine qui sotto) che impose la sua dottrina protestante.

Già nel 1533, il vescovo Pierre de la Baume (1477-4 maggio 1544) fu costretto ad andarsene da Ginevra.
Né lui, né i suoi successori poterono tornare nella città svizzera.
Nel 1569, la sede episcopale fu trasferita ad Annecy, oggi in Francia.
Tuttavia, la diocesi non fu soppressa.
I vescovi continuarono ad essere nominati e la loro sede rimase ad Annecy, ove la locale chiesa di San Francesco divenne cattedrale nel 1771 (nella foto qui sotto).

Oramai, la cattedrale di Ginevra era perduta.
Nel 1593, fu nominato vescovo coadiutore di Ginevra San Francesco di Sales (21 agosto 1567-28 dicembre 1622, nell'immagine).

Egli riportò al cattolicesimo tanta parte della popolazione della diocesi che passò al protestantesimo.
Con la Rivoluzione francese del 1789, la diocesi fu soppressa per ordine del governo rivoluzionario, il quale creò al suo posto la Diocesi del Monte Bianco, omonima rispetto al dipartimento oggi non più esistente.
L'ultimo vescovo, Joseph Marie Paiget, si ritirò a Torino nel 1801.
Dopo il Concordato con Napoleone, Papa Pio VII (al secolo Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti, 14 agosto 1742-20 agosto 1823) incorporò i territori cattolici della diocesi alla Diocesi di Chambery, il cui vescovo ebbe il titolo di vescovo di Ginevra.
Nel 1803, nella città svizzera si tornò a celebrare la messa cattolica. La chiesa di San Germano fu riaperta al culto cattolico.
Il 30 settembre 1819, lo stesso Papa Pio VII scorporò dalla Diocesi di Chambery le parrocchie cattoliche del territorio del Cantone di Ginevra e le unì a quelle della Diocesi di Losanna, la cui cattedrale di Notre Dame aveva subito la stessa sorte di quella di Ginevra, passando al protestantesimo nel 1536.
Nel 1864, il vescovo Gaspard Mermillod (29 settembre 1824-23 febbraio 1892) creò un caso.
Egli fu nominato vescovo ausiliare di Losanna ma fu nominato anche vicario apostolico di Ginevra, ove aveva la sede.
I ginevrini protestanti, però, intesero ciò come un tentativo di ripristinare l'antica sede episcopale e protestarono.
Il Consiglio federale svizzero espulse Mermillod.
Oggi, la Diocesi di Ginevra sopravvive come Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo.
La cattedrale è a Friburgo, essendo le due cattedrali di Ginevra e di Losanna due chiese protestanti ed essendo oggi la cattedrale di Annecy in Francia.
Inoltre, San Francesco di Sales è anche patrono dei giornalisti.
Per certi versi, egli è anche patrono di noi semplici blogger.
Penso che sia bene ricordarlo.







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Ringrazio un caro amico di questa foto.