Come riporta "Il Giornale", l'Unione Europea ha paura del nostro voto.
Il vertice tra il presidente francese Emmanuel Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel ne è la dimostrazione.
Macron ha detto:
"Il lavoro che ci aspetta è importante in un contesto europeo profondamente scosso da Brexit e dalle elezioni italiane che hanno visto montare gli estremi e che ci hanno permesso di toccare con mano le conseguenze di una lunga crisi economica e le sfide migratorie a cui non abbiamo saputo rispondere".
Essi sperano in governo pastrocchio formato da Movimento 5 Stelle e Lega (che sarebbe destinato all'immobilismo) o in un "governo del presidente", che continuerebbe a fare quello che fino ad ora hanno fatto i loro immediati predecessori, come i governi presieduti da Mario Monti, da Enrico Letta, da Matteo Renzi e da Paolo Gentiloni.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Questi due nessuno pensino alla fatica che ha fatto la Merkel a fare un governo dopo oltre 5 mesi dalle elezioni e Macron in cui il suo partito è praticamente sparito in Francia: si preoccupano dei fatti nostri? noii non siamo intervenuti a fare le pulci a loro, loro si facciano un bel po' di cavoletti loro e smettano di considerare l'Italia una repubblica di cretini al loro servizio:
RispondiEliminaSe l'incarico andrà, come dovrebbe andare, al centrodestra i loro protetti africani diversamente bianchi torneranno in Africa e Soros pensasse a fornire il suo denaro ai governi africani affinchè creino lavoro per i loro cittadini