Su Facebook ho trovato codesta nota di Niram Ferretti:
"Aria lugubre, pesante quella che si respira nella nostra Europa ormai consegnata sempre più a un passato musealizzato, a dimenticarsi e vergognarsi della propria storia, a chiedere scusa, a discolparsi.
Quello che non è riuscito a fare il comunismo nei decenni del suo dominio su una metà del globo, la distruzione dell'Occidente attraverso la penetrazione capillare del materialismo dialettico marxista e della cancellazione sistematica di ogni tradizione e istituzione consolidata, dalla famiglia, alla religione, alla nazione, hanno pensato a farlo gli europei democratici, edonisti e liberali.
Chi lo avrebbe mai detto che sarebbe finita in questo modo?
Dagli anni Sessanta in poi, sul continente è spirata sempre più forte l'aria iconoclasta della messa in mora del patrimonio civile e culturale edificato dall'Europa, e per antonomasia dell'Occidente. Oggi, viviamo in un paesaggio di macerie, dove il cristianesimo arretra sempre di più a favore di un secolarismo idolatrato e dove parlare di "famiglia", "nazione", "religione" è diventato il segno di una mentalità arretrata e fascista.
Lo Zeitgeist parla forte e con voce perentoria. Chi non si uniforma quello che è stato decretato essere il Progresso, è un appestato. La politica, che idealmente dovrebbe essere voce del demos ma è sempre e solo stata voce di consorterie e comitati, ha decretato tempo fa che nella introduzione alla Costituzione Europea non ci debbano essere riferimenti alle radici giudaico cristiane dell'Europa. In compenso sempre più si moltiplicano iniziative Kulturali che ci spiegano quali grandi contributi avrebbe dato l'Islam all'Occidente.
Il paradosso è questo. Mentre ci si avvia al prossimo Natale famelici di nuovi modelli di tablet e smarthopne e in Francia si provvede a decristianizzare il paesaggio da croci troppo vistose in nome della laicitè, mentre in Inghilterra le chiese chiudono una dopo l'altra, l'Islam si rafforza, e mantiene salda la propria identità.
Abbiamo segato doviziosamente le ricche fronde che ci sostenevano e ora siamo qui inebetiti dalla cretinizzazione galoppante di una società in balia della cosmesi, mentre i musulmani sono rimasti organicamente fedeli alla loro identità. E nella loro identità, fondata sul dettato del Corano, c'è la conquista della terra degli infedeli, trasformata oggi in un grande molle e confortevole ventre di vacca.
Le porte di Vienna sono aperte, a difenderle non c'è più Giovanni Sobieski.".
Sono d'accordo con queste parole che rispecchiano la più cruda ed amara delle realtà che i buonisti vogliono ignorare.
Che l'Islam abbia nel suo "genoma" l'idea della conquista militare è cosa storicamente nota.
Che l'Islam punti a prendersi Roma è cosa altrettanto nota.
Mi ricordo che dopo il 29 maggio 1453, quando i Turchi Ottomani si presero con la forza Costantinopoli, provocando la fine dell'Impero Romano d'Oriente, il sultano Mehmet II (29 marzo 1432-3 maggio 1481) puntò a prendersi anche Roma e a fare della Basilica di San Pietro una moschea, autoproclamandosi "erede di Cesare".
Mehmet II aveva già in mente il nome turco di Roma: Kizil Elma, Mela Rossa.
Quello che fece ad Otranto nel 1480 fu un tentativo di portare avanti quel piano.
Questo è noto, come sono noti il martirio del governatore di Cipro Marcantonio Bragadin nel 1571, quando i Turchi presero l'isola, e la storia dell'Assedio di Vienna del 1683, sempre ad opera dei Turchi.
Eppure, ricordare tutto ciò costa accuse di "razzismo", di "neonazismo", di "islamofobia" ed anche minacce di querele, se non querele vere e proprie.
Pensiamo a quello che ha subito il giornalista Magdi Cristiano Allam.
Ora, la cultura del "politicamente corretto" sta ammorbando ogni cosa.
Purtroppo, da cattolico, debbo segnalare che anche certi ambienti della Chiesa sono ammorbati da questo "virus".
Il "virus" in questione è l'idea secondo cui noi (Europei ed Occidentali) saremmo i "colpevoli di ogni male" degli altri e secondo cui noi dovremmo scusarci con tutti.
In realtà, si dimentica che anche gli altri fecero delle cose pessime.
Pensiamo al colonialismo e alla tratta degli schiavi fatti dagli Arabi.
Gli altri non si scusano con noi.
Non mi pare, per esempio, che i Turchi si siano mai scusati con noi, per esempio, per quanto fatto ad Otranto nel 1480 o a Cipro tra il 1570 ed il 1571.
Però, per certa gente, non è opportuno parlare di ciò.
Così, mentre noi togliamo i nostri simboli (per "non offendere gli altri") gli altri vengono qui e noi diamo a loro ogni cosa.
Molti di loro, però, disprezzano la nostra cultura.
Essi amano il nostro benessere ma non il nostro modo di vivere ed il nostro sapere.
Questo sentimento non è palesato solo con il terrorismo (che è la forma più grave) ma anche con atteggiamenti e piccoli gesti che ci debbono fare capire la loro indisposizione verso di noi.
Noi come rispondiamo?
Noi rispondiamo con l'eliminazione della carne di maiale dalle mense scolastiche anche per chi non ha il divieto di consumarla o con l'abolizione delle recite natalizie nelle scuole.
Così non va.
Così, sembra che si stia avverando la profezia di San Giovanni Paolo II Papa che parla di un'invasione da parte dell'islamismo.
I buonisti non si rendono conto (o forse non vogliono rendersi conto) del fatto che i terroristi siano oggi musulmani.
Come disse Oriana Fallaci, non tutti i musulmani sono terroristi ma tutti i terroristi sono musulmani.
Intanto, dall'Europa scappano gli ebrei.
Questi ultimi sono minacciati proprio dalle comunità islamiche, in nome del "sogno palestinese".
I buonisti non vogliono vedere la realtà del rischio che noi stiamo correndo come civiltà.
Questi sono i fatti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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