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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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lunedì 14 agosto 2017

Suprematisti USA, due parole

Riguardo alla questione dei suprematisti USA, esprimo due parole.
Tutti attaccano il presidente Donald Trump, accusando di non avere preso le distanze da questi fanatici nazisti.
In realtà, sua moglie Melania e sua figlia Ivanka hanno condannato (giustamente) queste manifestazioni di violenza da parte dei suprematisti.
Però, vorrei ricordare il fatto che il maggiore numero di scontri razziali negli USA sia avvenuto durante la presidenza di Barack Hussein Obama.
Quanto sta accadendo oggi è il prodotto di quel periodo, in cui vi è stato un presidente di colore, il quale, anziché unire,  ha diviso gli americani con certe scelte, come quella di vietare la bandiera dei Confederati, come se di quel capitolo della storia americana che parla della Guerra di Secessione non si dovesse parlare.
La Guerra di Secessione fa parte della storia americana come il fascismo fa parte della nostra.
Questo è un fatto, a prescindere dalle opinioni che si hanno.
Si può condannare la politica sudista americana come il fascismo ma queste due cose fanno parte rispettivamente della storia americana e di quella italiana.
Perché di ciò non si deve parlare?
Dunque, diciamo le cose come stanno.

2 commenti:

  1. concordo in pieno, la presidenza di Obama è stata disastrosa per un'infinità di motivi che non sto qua ad elencare. Mi interessa ora sapere della tua affermazione per cui ci sono stati più scontri razziali sotto Obama che non sotto Trump. Su che basi poggia? sulla frequenza degli episodi? voglio dire... della presidenza di Trump siamo ancora nel I anno, non è un po'
    presto?

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  2. Veramente, il discorso è un po' diverso.
    Che la presidenza Trump sia da valutare è ovvio.
    Io, in realtà, ho detto un'altra cosa.
    Il signor Barack Hussein Obama era partito sotto le migliori previsioni.
    Tutti dicevano che Obama incarnava lo spirito americano e che avrebbe portato gli USA verso una pacificazione.
    Invece, la sua presidenza stata solo un grande bluff.
    Sotto il primo presidente di colore il conflitto razziale non solo non si è risolto ma si è anche inasprito.
    Questo è un dato di fatto.
    Le consiglio questo articolo de "Linkiesta": ww.linkiesta.it/it/article/2016/07/08/lodio-razziale-in-usa-non-si-spegne-nonostante-obama/31129/.
    Obama ha inasprito tutto con certe sue prese di posizione, come quella contro la bandiera dei Confederati.
    Non parlare di certe parti della storia di un Paese non evita certo il rischio di recrudescenze di quei fatti storici che si vogliono omettere.
    Anzi, si rischia di togliere la memoria e questo può favorire il ritorno di certe ideologie.
    Un discorso analogo si può fare per il nazismo e per il fascismo qui in Italia.
    Non parlare di queste due ideologie non evita il rischio di un ritorno in auge di queste ultime.
    Anzi, rischia di favorirle.
    Per esempio, non parlare del nazismo rischia di fare sì che non si parli neppure della Shoah e che quindi non si curi la memoria di quella pagina nera della nostra storia.
    Non curare la memoria di quei fatti rischia davvero creare il terreno fertile per situazioni pericolose.

    RispondiElimina

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.