Piero Grasso si scusi con gli italiani all'estero

Come riporta "Italia chiama Italia", il presidente del Senato Piero Grasso l'ha fatta fuori dal vaso.
Durante un incontro di Trame, il festival dei libri sulle mafie che si è tenuto a Lamezia Terme, egli ha detto:

"I ragazzi stranieri in Italia, perfettamente integrati, hanno diritto di essere cittadini italiani, più degli italiani all’estero che hanno dimenticato la loro terra".

Il presidente del Senato ha detto una fesseria.
Grasso, provi a dire queste cose a persone come la mia amica e socia in questo blog Stephanie Caracciolo o ai galatesi (gli abitanti di Galati Mamertino, il paese di mia madre, in Provincia di Messina) che sono emigrati all'estero.
Se, come risposta,  lo insultassero farebbero bene.
Gli italiani emigrati sono italiani come noi.
Anzi, per certi versi,  sono più italiani di noi perché essi debbono essere come "ambasciatori" del nostro Paese in terra straniera.
Se, per esempio, la nostra cucina è conosciuta in tutto il mondo il merito è anche degli italiani emigrati.
Piero Grasso dovrebbe scusarsi.
Prima veniamo noi italiani, tanto noi che stiamo qui in Italia quanto i nostri connazionali emigrati, e poi, forse, vengono gli altri.
Questa sinistra ipocrita la pianti di essere razzista verso noi italiani.