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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 1 ottobre 2015

Una marcia di solidarietà per i migranti, e per gli italiani quando?







Cari amici ed amiche,



gli amici di "Ribellione Nazionale", con i quali io collaboro, hanno creato un canale "Youtube".

Seguite il canale "Youtube" di "Ribellione Nazionale".
Uno di questi miei amici (tra i quali vi è il grande Morris Sonnino, che collabora anche su questo blog) parla nel video e dice delle cose interessanti.
Qui in Italia si fanno "marce e marcette" di solidarietà per gli immigrati clandestini.
Però, per quei 4.500.000 di italiani disoccupati (tra i quali vi sono io) nessuno dice nulla.
Oggi, si parla tanto di ripresa e si snocciolano dati di statistiche ma ben guardare questa ripresa è poca cosa, se confrontata con lo sfacelo che c'è.
Qui nel Mantovano e nel Nord Est, per esempio, le aziende continuano a chiudere.
Non parliamo del Sud Italia, ove c'è tanta gente di buona volontà ma la disoccupazione regna sovrana.
Questi "signori" della sinistra e certi prelati che dicono?
Essi dicono: "Accogliamo i profughi".
Ora, vorrei ricordare che la maggioranza di questa gente che viene è costituita da immigrati clandestini e non da profughi.
A Mantova è stato firmato un "Protocollo per i migranti" con cui si fanno "attività volontarie per integrare i 700 profughi nelle comunità che li accolgono".
Anche il mio Comune, Roncoferraro, ha aderito.
Dobbiamo dire (una volta per tutte) che la maggioranza di questa gente che viene è costituita da immigrati clandestini.
Non mi risulta (per esempio) che la Costa d'Avorio sia un Paese in guerra.
Quindi, piantiamola con certa retorica.
Anche nella Chiesa sono in tanti quelli che la pensano come me, visto che a Roma su 334 parrocchie solo 70 hanno risposto affermativamente all'appello di Papa Francesco di "accogliere i profughi".
Vi invito a guardare il servizio de "Le Iene", secondo cui le parrocchie romane che hanno accolto i "profughi" sarebbero 34.
Per la Caritas, invece, sarebbero 70 ma poco importa.
Infatti, la maggioranza delle parrocchie romane non vuole questi immigrati clandestini.
Del resto, anche i vescovi spagnoli hanno detto che i poveri vanno aiutati in casa loro.
Certi fautori del buonismo se ne facciano una ragione e pensino agli italiani che sono senza lavoro e di cui nessuno parla.
Cordiali saluti.








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