Cari amici ed amiche,
in una stimolante conversazione avuta con un amico si è parlato della Chiesa di Papa Francesco.
Questo mio amico (che ringrazio dello spunto) mi ha parlato della messa che lui ha seguito nella sua parrocchia e del suo parroco che ha pronunciato un'omelia impregnata di pauperismo.
Nel proseguire questa discussione, questo amico mi ha detto che io non approvo questa visione e che sarei in conflitto con quella che è oggi la Chiesa di Papa Francesco.
Prima di tutto, dico una cosa.
Non mi appartiene l'idea del fingere di riconoscermi in una realtà in cui sto ma con la quale ad un certo punto mi sono trovato in conflitto.
Ergo, se io fossi entrato in conflitto con la Chiesa di oggi, la Chiesa del pontificato di Papa Francesco, io avrei fatto esplicitamente abiura.
In pratica, avrei rinnegato esplicitamente la fede cattolica.
Sottolineo la parola "esplicitamente".
Io non ho mezzi termini e chi mi conosce lo sa.
Dopodiché che se c'è un conflitto, questo conflitto non è con Papa Francesco o con la Chiesa ma con alcuni sacerdoti che interpretano le cose a modo loro.
Infatti, questa è una questione di interpretazioni.
Nel settembre 2013, Papa Francesco definì il denaro "lo sterco del diavolo".
Certi "puristi" (quelli con cui sono in conflitto) dicono che il denaro fa schifo ed è il male.
Questa gente ha una visione limitata delle cose.
Invece, bisogna imparare a leggere tra le righe.
Il senso delle parole di Papa Francesco è un altro.
Il vero male non è il denaro in sé.
Il vero male siamo noi.
Io mi ricordo di un'omelia del mio vecchio parroco don Alberto Ferrari (che è stato parroco qui a Roncoferraro fino al 1 novembre 2005) il quale in un'omelia aveva fatto una citazione ed aveva detto che se viene posto come mezzo il denaro è un ottimo servo.
Al contrario, se viene posto come fine il denaro diventa un ottimo padrone.
Ergo, se una persona pone il denaro come fine ultimo della sua vita, quella persona perde la sua libertà e diventa schiava del denaro.
Da lì viene il male.
Invece, se una persona pone il denaro come mezzo per fare altre cose quella persona è libera.
Ovviamente, le opere che quella persona deve fare con il denaro debbono essere buone.
Per esempio, se quella persona usa il denaro per arricchirsi solamente, magari con metodi illegali, quella persona fa del male.
Al contrario, se una persona usa il denaro per fare cose buone (come l'apertura di una fabbrica, che dà lavoro, o la creazione di una fondazione benefica) quella persona ha capito che si può fare del bene con il denaro.
Quindi, è una questione di interpretazioni.
E' un po' lo stesso discorso dello scandalo nel Vangelo secondo San Matteo (capitolo 18, versetti 1-9) in cui si dice:
"1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.".
Al di là di quello che disse, Gesù non invitò certo a tagliarsi mani o piedi o a cavarsi gli occhi.
Egli usò il linguaggio dell'Ebraismo del suo tempo per fare capire che bisogna evitare ogni occasione di male, così da non creare scandalo.
Evidentemente, questo Papa è strumentalizzato e purtroppo c'è anche della confusione nella Chiesa di oggi.
E' una situazione settecentesca.
Cordiali saluti.
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