leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Legge Severino usa e getta: via Berlusconi non serve più".
Se vediamo i due casi a confronto salta agli occhi il paradosso. Nelle norme del 2012 che regolano eleggibilità, decadenza e sospensione dei condannati, il presidente Berlusconi era incappato quando era parlamentare da anni, per un presunto reato commesso molto prima, quando la "Legge Severino" ancora non esisteva.
La Costituzione non prevede la retroattività delle leggi.
Vincenzo De Luca, il nuovo governatore della Campania, invece, si è candidato e ha vinto 10 giorni fa nelle urne con una condanna sulle spalle da gennaio. La causa della sospensione, insomma, precede l'elezione e questo, ha ammesso uno dei padri della legge e cioè il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, "era uno scenario difficilmente immaginabile" al momento di scriverla.
Invece, il Ministro degli Interni Angelino Alfano ha detto che la sospensione di De Luca deve essere dopo la sua proclamazione a governatore della Campania (infatti, legalmente è ancora in carica il governatore uscente Stefano Caldoro).
Poi, arriva la sospensione.
In pratica, la regione sarebbe governata dal suo vicario, in attesa che il Parlamento modifichi la "Legge Severino".
In pratica, per il presidente Berlusconi la legge era stata applicata in modo retroattivo ed era stata trattata come se fosse stata la Bibbia mentre per De Luca può essere modificata.
Che schifo!
Al tempo del presidente Berlusconi al governo, la sinistra parla di leggi ad personam.
Adesso, governa la sinistra e questa fa leggi ad personam.
Vergogna!
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento