Siamo indifesi di fronte ad un crac di Atene

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Siamo indifesi di fronte al crac di Atene".
L'accordo tra l'Unione Europea ed al governo greco sul debito di Atene non c'è e anche l'Italia rischia di perdere parecchi soldi.
Questi soldi erano stati prestati alla Grecia.
Oltre a ciò. l'Italia non conta nulla in Europa.
Purtroppo, la nostra sorte non dipenderebbe dalla nave di salvataggio della Banca Centrale Europea, al cui timone c'è Mario Draghi, che però è condizionato dalla Germania. Se avessimo il bilancio in quasi pareggio potremmo fare la voce grossa con Berlino, anziché stare nelle retrovie, sperando in deroghe.
Invece, il nostro Paese non solo non produce ricchezza e ma non crea neppure le condizioni per produrre ricchezza.
Anche qui il premier Renzi ha delle responsabilità.
Basti pensare al bonus di 80 Euro in busta paga, che è pagato da noi.
Non è stata tagliata la burocrazia né la spesa pubblica.
Noi saremmo esposti a seri rischi qualora dovesse verificarsi la "Grexit", l'uscita della Grecia dall'Euro.
Cordiali saluti.