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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 8 giugno 2015

E la spesa pubblica aumenta!

Cari amici ed amiche,

su "Panorama" vi è un articolo "Never spending story".
L'articolo è scritto da Marco Cobianchi.
Il premier Matteo Renzi giura che ridurrà la spesa pubblica ma la sua è solo l'ultima di una serie di promesse ad oggi irrealizzate.
Dal 2007 ad oggi la spesa è aumentata di 107.000.000.000 di Euro.
Infatti, nel 2007, con il Governo presieduto da Romano Prodi, la spesa pubblica era pari a 590,4 miliardi di Euro e le tasse ammontavano a 708,7 miliardi di Euro.
Con Mario Monti al governo, nel 2011, la spesa pubblica era salita a 674,8 miliardi di Euro e le tasse arrivavano a 771,8 miliardi di Euro.
Con Enrico Letta al governo, nel 2013, la spesa pubblica era salita a 680,9 miliardi di Euro e le tasse arrivavano a 774,1 miliardi di Euro.
Con Renzi al governo, nel 2014, la spesa pubblica arriva a 697,5 miliardi di Euro e le tasse sono salite a 785,9 miliardi di Euro.
I numeri parlano chiaro.
L'Italia paga lo scotto di avere un apparato burocratico pesante, anche per ragioni di consenso politico.
Questo fa salire le tasse.
Infatti, più spesa pubblica equivale ad un aumento di tasse.
Questa cosa è lapalissiana.
Le politiche di Renzi, come quelle degli altri che l'hanno preceduto, sono state inefficaci perché la burocrazia è diventata un luogo in cui mettere persone volute dai partiti per questioni di consenso politico.
Inoltre, c'è stato un governo che ha cercato di ridurre la spesa pubblica.
Mi riferisco al governo del presidente Berlusconi (2008-2011) che aveva proposto, per esempio, la privatizzazione delle società che gestiscono l'acqua, con un taglio della spesa pubblica.
Con una campagna di terrorismo mediatico ed un referendum, la legge che avrebbe trattato la materia è stata cassata.
Dunque, è anche colpa degli italiani che si sono lasciati abbindolare da questa campagna di terrorismo mediatico.
Intanto, per non farci mancare nulla, il governo Renzi taglia le ambasciate ed i consolati all'estero, così da creare problemi ai nostri connazionali emigrati.
Al peggio non c'è fine.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.