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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 14 luglio 2014

La Rivoluzione francese? Non portò la laicità!

Cari amici ed amiche,

oggi è il 14 luglio ed il 14 luglio 1789 ci fu la presa della Bastiglia, simbolo della Rivoluzione francese.
Ora, secondo lo storico René Remond, la rivoluzione ebbe due chiavi di lettura.
La prima era una chiave di lettura anticristiana.
Ergo, la rivoluzione potrebbe essere letta in chiave anticristiana ed i rivoluzionari volevano scristianizzare la Francia.
La rivoluzione potrebbe essere letta anche in un altro modo: i rivoluzionari non volevano scristianizzare la Francia ma poi ci fu l'irrigidimento da parte di Papa Pio VI (1717-1799) che determinò la spaccatura della Chiesa francese tra "preti costituzionali" e "preti refrattari" , ossia tra i preti che giurarono fedeltà alla Costituzione civile del clero del 1790 (rescindendo di fatto il legame con Roma)  e quelli che non giurarono e la successiva persecuzione.
La verità sta nel mezzo.
Con la Costituzione civile del clero, lo Stato francese voleva controllare la Chiesa, rendendo i vescovi ed i preti elettivi, il riordino delle diocesi in base ai dipartimenti, la retribuzione dei membri del clero da parte dello Stato, l'obbligo di residenza da parte di questi ultimi sotto pena di perdita della retribuzione.
Nella loro idea, i rivoluzionari volevano rigenerare la Chiesa.
Questa costituzione, però,  avrebbe di fatto rescisso i legami con Roma e reso la Chiesa francese (le cui proprietà vennero confiscate) un corpo dipendente dallo Stato.
Da qui nacquero i problemi e la Chiesa venne vista come nemica della rivoluzione e contro di essa si scatenò una persecuzione.
Forse, coloro che fecero la Costituzione civile del clero sapevano che essa avrebbe portato al no del Papa e alla spaccatura dentro la Chiesa francese che così sarebbe stato più facile controllare, se non perseguitare.
Così avvenne e (dopo avere fatto fuori la monarchia, nel 1792) i rivoluzionari pensare a fare fuori anche la Chiesa, con la scristianizzazione.
Quindi, la Costituzione civile del clero avrebbe creato il pretesto per fare la guerra alla Chiesa e per sostituire la religione cattolica con il culto alla dea Ragione, un culto neo-pagano di Stato.
Ancora oggi, quando non possono controllare la Chiesa, gli Stati la combattono.
La Rivoluzione del 1789 non portò la laicità ma il laicismo.
Cordiali saluti.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.