La Comunione di Poorvo, una Chiesa contrapposta a quella cattolica?

Copenaghen (Danimarca) altare della Marmorkirken

Cari amici ed amiche,

vi voglio parlare della Comunione di Poorvo.

La Comunione di Poorvo è una comunità di tredici Chiese europee che fu formata nel 1992, in seguito ad un accordo firmato a Järvenpää (in Finlandia) ma prende il nome dalla località di Poorvo.
Queste Chiese sono luterane, anglicane e vetero-cattoliche.
Queste sono le Chiese:

1. Chiesa evangelica luterana d'Islanda.
2. Chiesa di Norvegia.
3. Chiesa di Svezia.
4. Chiesa evangelica luterana di Finlandia.
5. Chiesa evangelica luterana di Estonia.
6. Chiesa luterana di Lituania.
7. Chiesa di Danimarca.
8. Chiesa d'Inghilterra.
9. Chiesa d'Irlanda.
10. Chiesa episcopale scozzese.
11. Chiesa del Galles.
12. Chiesa lusitana cattolica apostolica evangelica.
13. Chiesa spagnola riformata episcopale.

Sono presenti come osservatori:

1. Chiesa evangelica luterana di Lettonia.
2. Chiesa evangelica lettone all'estero.
3. Chiesa luterana di Gran Bretagna.

Queste Chiese che partecipano alla Comunione di Poorvo si riconoscono nel Credo di Nicea e hanno queste caratteristiche:

1. Celebrazione del Battesimo e dell'Eucaristia nella forma ecumenica.
2. Fede nella Chiesa antica indivisa che (secondo loro) fu rinnovata dalla riforma del XVI secolo.
3. Riconoscimento dalla Successione apostolica dell'episcopato storico. Per questo motivo, per esempio, le Chiese luterane tedesche non sono nella Comunione di Poorvo. Infatti, queste ultime soppressero la continuazione della gerarchia episcopale.

Ora, però, faccio una mia riflessione da cattolico romano.

Queste Chiese si unirono nella Comunione di Poorvo per creare una sorta di "grande Chiesa nordica" contrapposta a Roma o per cercare di riunificare la Chiesa, anche in funzione di un dialogo con la Chiesa cattolica romana?

Certamente, al loro interno queste Chiese hanno le loro questioni.

Basti pensare alla Chiesa anglicana, che al suo interno ha una corrente cattolicizzante e che guarda al cattolicesimo e che non condivide certe scelte fatte da Canterbury, come le ordinazioni di donne al sacerdozio o all'episcopato o la questione degli omosessuali.

Inoltre, vi è anche la questione del rapporto con il potere politico.

Chiese come quella di Danimarca, quella di Svezia o quella anglicana sono Chiese di Stato e come tali tendono a risentire delle scelte del potere politico.

Questo può creare dei problemi proprio nel dialogo con noi cattolici?

E' una domanda che mi pongo e purtroppo in certi casi che sono potuti vedere (come nel caso dei matrimoni gay in Svezia) sembra che la risposta sia affermativa. 

C'è da sperare in Dio, letteralmente!
In un incontro con l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, il Santo Padre Papa Francesco ha definito questa divisione uno scandalo.
Ha ragione!
L'auspicio è che si trovi un  punto d'incontro.
Cordiali saluti.