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martedì 18 marzo 2014

Virgilio e Sant'Anselmo


Cari amici ed amiche.

Oggi, a Mantova si festeggia Sant'Anselmo II di Lucca.Anselmo è il Santo Patrono di Mantova.
Però, a Mantova ci fu (e c'è tuttora) una sorta di dicotomia.

Sant'Anselmo II di Lucca è Santo Patrono di Mantova però a Mantova esiste un altro "patrono", il poeta latino Publio Virgilio Marone.
Se girate per Mantova, non potete non notare l'iconografia che viene fatta su Virgilio.
A Piazza Virgiliana, ad esempio, vi è un monumento con tanto di statua del Sommo Poeta.
Anche a Piazza Broletto, di fronte alla statua di Dante Alighieri, vi è una scultura che raffigura Virgilio.
Virgilio compare anche come statua in una nicchia della torre del Palazzo della Ragione.
Sulle bandiere della squadra di calcio del Mantova compare il suo epitaffio che recita:

" Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope; cecini pascua rura duces".

In italiano, esso recita: "Mantova mi ha generato, il Salento mi ha strappato alla vita, ora Napoli conserva i miei resti,  ho cantato campi, pascoli ed eroi".

Sulla bandiera del Comune di Mantova vi è raffigurata la testa di Virgilio. 
Come mai c'è questa dicotomia tra Virgilio e Sant'Anselmo?
Forse, la spiegazione sta nella storia.
Sant'Anselmo II da Lucca era nato a Baggio (Milano) nel 1040 e divenne vescovo di Lucca nel 1073, dopo essere stato educato presso la scuola di Berengario di Tours monaco benedettino.
Suo zio si chiamava anch'egli Anselmo (1010/1015-1073) ed anch'egli nacque a Baggio.
Nel 1057, egli divenne vescovo di Lucca (Anselmo I) fino al 1061, quando divenne Papa con il nome di Alessandro II.
Egli si batté per difendere il celibato dei preti e contro la simonia, la compravendita di cariche ecclesiastiche.
Nel 1073, il nipote Anselmo divenne vescovo di Lucca.
Inizialmente, egli rifiutò la nomina poiché volle rifiutare le regalie concesse dall'imperatore del Sacro Romano Impero Enrico IV (1050-1106).
Egli accettò la nomina solo il 29 settembre 1074.
Tuttavia, a Lucca ebbe dei problemi con la fazione dell'imperatore.
Era l'epoca della "Lotta per le investiture".
Si ritirò qui nella zona della Provincia di Mantova, l'Abbazia di San Benedetto in Polirone.
Fu reintegrato nel suo ufficio da Papa Gregorio VII (1020/1025-1085).
I Papi Vittore III ed Urbano II lo nominarono legato pontificio in Lombardia.
Fu protetto dalla contessa Matilde di Canossa (1046-1115).
Si dedicò alla riforma gregoriana e combatté contro l'Antipapa Clemente III (1025/1029-1100) un Papa non nominato secondo procedure non canoniche dall'imperatore.
Anselmo morì a Mantova il 18 marzo 1086.
A furore di popolo, egli fu fatto seppellire nell'altare maggiore del duomo. 
Il suo corpo è ancora oggi incorrotto.
Ora, però, da qui salta fuori la "dicotomia" con Virgilio.
Quello mantovano fu (ed è tuttora) un popolo cattolico.
Però, nel contempo, fu (e tuttora è) anche un popolo un po' "anarchico".
Nel dire comune di Mantova chi ha potere viene definito "cagnon" .
Mentre in altre realtà, come la Sicilia (una realtà che conosco)  chi ha potere veniva visto (e tuttora viene visto) con un certo ossequio qui a Mantova si era (e tuttora si è) un po' anarcoidi.
In Sicilia, il prete viene chiamato ancora oggi "padre" o "arciprete".
Qui nel Mantovano, il prete viene chiamato dandogli del tu.
Da persona di origini siciliane, io ricorro spesso alla prima formula.
Forse, il fatto di essere stato troppo legato a Matilde di Canossa (colei che comandava a Mantova all'epoca di Sant'Anselmo)  fece sì che il popolo mantovano si facesse un suo "Patrono".
Chi meglio di Virgilio avrebbe potuto interpretare questa parte?
Riguardo al corpo di Sant'Anselmo c'è un mistero.
Sul mio vecchio blog "Italia e Mondo" avevo scritto un articolo intitolato "Sant'Anselmo e gli ebrei" .
In quell'articolo, che ho riportato su questo blog,  ho parlato di una teoria secondo la quale il corpo di Sant'Anselmo fu mummificato da imbalsamatori.
Questi imbalsamatori potrebbero essere stati ebrei che conoscevano la tecnica della mummificazione.
Questo rivaluta non poco la questione del rapporto tra gli ebrei ed i cristiani.
Potrebbe essere stato per loro merito se ancora oggi noi possiamo pregare di fronte alla mummia di Sant'Anselmo. 
A Mantova, gli ebrei furono molto importanti e diedero un grande contributo alla vita culturale della città. 
Cordiali saluti. 





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