Cari amici ed amiche.
Sulla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club" è comparso questo articolo:
"Scuola e Università sono appannaggio esclusivo della sinistra che, come da insegnamenti di Gramsci, se n’è appropriata sin dal primo dopo guerra.
E’ successo in questi giorni che ad un’insegnante non è stata concessa l’abilitazione a professore associato perché è dichiaratamente di destra.
Lo ha scritto uno degli esaminatori, il prof. Mario Sechi: "Come studiosa, la candidata presenta un profilo marcatamente militante, orientato sulle tesi del revisionismo storiografico (sul fascismo e sulla Resistenza come guerra civile, e sulla stessa esperienza della Rsi) e impegnato in un tentativo di rivalutazione di autori rivendicati dalla destra politica come fondativi di una tradizione alternativa a quella "vincente" ed egonomicamente canonizzata: da Soffici a Barna Occhini, di cui ha pubblicato il carteggio, a Papini e Guareschi".
Il tutto alla faccia della meritocrazia!".
Di casi simili ne ho visti anche di persona.
Per questo, la cosa non mi sorprende.
La sinistra ha fatto quello che era stato proposto da Antonio Gramsci, occupare i gangli vitali della nostra società, dalla scuola all'università, fino ad arrivare alle associazioni di ogni tipo e alla magistratura.
Quello che è accaduto nell'università descritta in quell'articolo non è una novità.
Si favoriscono gli insegnanti di sinistra così da potere indottrinare gli studenti.
Nell'università (come nelle scuole superiori) ci sono anche i gruppi organizzati degli studenti di sinistra che fanno scioperi e che fanno di tutto per fare scioperare anche chi non è di sinistra.
I libri di storia sono molto sbilanciati verso le idee della Rivoluzione inglese, piuttosto che verso quelle della Rivoluzione francese o del comunismo.
Io penso che la cultura debba essere patrimonio di tutti.
Questo sistema va contro questo principio come va contro la democrazia.
Con questo clima, non ci sarà mai una riconciliazione.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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