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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 15 marzo 2014

Il presidente Berlusconi ha ragione!

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo del giornale "Italia chiama Italia" che ì intitolato "Berlusconi, ‘elezioni entro un anno e mezzo al massimo’".
Per il presidente Silvio Berlusconi, ci saranno elezioni entro un anno.
Ciò è possibile.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva promesso mari e monti.
Il fatto che la Cancelliera tedesca Angela Merkel abbia "benedetto" il piano proposto da quest'ultimo ci lascia pensare.
Sappiamo tutti che la Germania non fa gli interessi dell'Italia.
Anzi, sappiamo tutti che spesso e volentieri la Germania si è spesso messa contro l'Italia.
Il fatto che Angela Merkel abbia definito "ambizioso" il piano di Renzi mi sa di "bacio della morte".
Del resto, in un articolo intitolato "Caro Renzi, taglia queste tasse stupide", il quotidiano "Il Giornale" fa notare che le tasse sono alte ma il gettito diminuisce.
A causa del bollo auto e delle accise sulla benzina, la gente usa e compra meno l'automobile.
Quindi, le tasse restano alte ma poiché la gente compra meno il gettito cala.
Si chiama "effetto Laffer".
Ora, dettata dalla Germania, l'Unione Europea ha imposto la politica dell'austerity.
Come farà Renzi a realizzare quanto da lui promesso in questo contesto?
Qui ci potrebbe essere il fallimento di Renzi.
Ora, torniamo al presidente Berlusconi.
Il presidente Berlusconi vuole vincere queste elezioni europee ed è disposto anche a candidarsi.
Su di lui grava una dubbia sentenza di condanna.
Sappiamo tutti perché la sentenza è dubbia.
Infatti, una sentenza precedente sullo stesso reato di cui egli era accusato lo aveva dichiarato non colpevole.
Questo contrasta con varie norme, tra cui la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.
Il presidente Berlusconi farà il possibile pur di dimostrare di essere dalla parte della ragione.
Il Partito Democratico insorge: "E' un condannato! Non può candidarsi!".
Ai democratici, io risponderei: "Chi se ne frega!".
La sentenza è dubbia e se c'è qualcosa che non va bisogna intervenire.
Il Partito Democratico la pianti con questo suo atteggiamento che dimostra solo una grande paura del presidente Berlusconi.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.