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martedì 2 luglio 2019

La Madonna del Tempeston

Ringrazio l'amica e collaboratrice Francesca Padovese che attraverso il suo blog "Stand Up and Fight" mi ha portato all'attenzione la storia della Madonna del Tempeston del suo suo paese, Concordia Sagittaria, in Provincia di Venezia.
La devozione della Madonna del Tempeston risale al 2 luglio 1870.
Quel giorno fu caratterizzato da una grandinata violenta che distrusse ogni cosa e portò miseria.
Padre Osvaldo Moretti, Economo Spirituale di Concordia Sagittaria, descrisse così la cosa:

"Oggi 2 Luglio 1870, fu una grandine così desolatrice in Concordia da non lasciare neppure una foglia sopra gli alberi; le viti spogliate e macerate come pure gli altri vegetabili (sic), le biade troncate con tutti gli altri legumi, così da non conoscere il luogo dove erano germinati. Il frumento era per buona parte già raccolto. Questo giorno sacro alla Visitazione di Maria a santa Elisabetta, il Signore ci ha visitati".

Dall'anno successivo, si iniziò a portare in processione la Madonna della Tavella, la Madonna del Tempeston.
In realtà, in varie parti d'Italia vi sono pratiche contro questo tipo di calamità.
In Sicilia, per esempio, si recita "U Verbu" , che è una preghiera molto antica.
Mia nonna la conosceva e la conosce anche mia madre.
Questo è il suo testo:



Lu Verbu  sacciu e ‘u Verbu vogghiu riri

Lu Verbu chi lassò Nostru Signuri,
Quannu jiu a la cruci pi muriri
Pi sarvari a nuàtri piccaturi.
Piccaturi e piccatrici
Veni abbràzzati a la cruci;
A la valli ‘i Giosafà,
Picculi e granni amu a ghiri ddà.
E scinnìu la Gran Signura
C’ ‘un libriceddu ‘mmanu:
- Figghiu, pirdunasti a li Jurei,
‘Ccussì ha’ a pirdunari ‘i figghi mei.
- Matri, chistu ‘un pozzu fari
Cà su’ assai piccaturi.
Cu’ sa ‘u Verbu e nu lu rici
Murirà ‘nta còriu e pici
Cu’ lu rici tri boti ‘a notti,
‘Un ha paura ‘i mala morti;
Cu’ lu rici tri boti ‘n cantu,
‘Un ha paura ‘i tronu e lampu;
Cu’ lu rici tri boti ‘n via
‘Un ha paura i morti ria.”


Questa è la traduzione:
“Il Verbo conosco e il Verbo voglio dire
Il Verbo che lasciò Nostro Signore,
Quando andò alla croce per morire
Per salvare a noialtri peccatori.
Peccatori e peccatrici
Vieni abbracciati alla croce;
Alla valle di Giosafat,
Piccoli e grandi dobbiamo andare là.
E scese la Gran Signora (la Madonna)
Con un piccolo libro in mano:
- Figlio, perdonaste agli Giudei,
Così devi perdonare i figli miei.
- Madre, questo non posso farlo
Perché sono tanti peccatori.
Chi conosce il Verbo (la Parola) e non lo dice
Morirà con cuoio (pelle) e pece
Chi lo dice tre volte di notte,
Non ha paura di una brutta morte;
Chi lo dice tre volte in canto (cantando),
Non ha paura di tuoni e lampi;
Chi lo dice tre volte per la via
Non ha paura di morte cattiva.”

Usi come la processione della Madonna del Tempeston o la recita di "U Verbu" non sono sono atti di devozione ma sono anche segni della cultura di un popolo.
Come tale, debbono essere difesi.

1 commento:

  1. Grazie Antonio per aver ripreso il mio articolo.

    La processione è testimonianza della fede forte dei nostri antenati che siamo invitati a mantenere e a trasmettere alle nuove generazioni.

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