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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 11 novembre 2018

La questione della I Guerra Mondiale

Oggi, si è commemorato il centenario della I Guerra Mondiale.
Ora, che la pace sia un bene prezioso da difendere è ovvio ma deve essere detta anche un'altra cosa.
Infatti, non si possono ricordare gli orrori della I Guerra Mondiale per difendere questa Unione Europea in modo acritico.
Infatti, deve essere ricordato che, per esempio, la I Guerra Mondiale partì quando l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo (18 dicembre 1863-28 giugno 1914) fu ucciso a Sarajevo dal serbo Gavrilo Princip.
Questo fu il pretesto per la dichiarazione di guerra da parte di Vienna.
Però, ricordo che i "fermenti di guerra" erano già ben presenti ed erano tutti di area tedesca.
Basti pensare al II Reich, quell'Impero Germanico che nacque nel 1871, che voleva espandersi in Europa.
Basti pensare anche alle porcherie che combinarono gli Austriaci con gli italiani della Venezia-Giulia e del Trentino-Alto Adige.
Dopo il 1866, anno in cui l'Impero Austro-Ungarico perse il Lombardo-Veneto, Vienna decise di fare una ritorsione contro gli italiani del Trentino-Alto Adige e della Venezia-Giulia, facendo venire in quei territori persone di lingua tedesca e slava.
Dunque, questa guerra fu voluta da elementi tedeschi ed austriaci.
Certamente, ci furono anche i francesi, che volevano avere anche loro la preponderanza.
Ora, nell'Europa di oggi si sta ripetendo lo stesso modus operandi.
I tedeschi vogliono avere il comando e la cosa è visibile.
Anche i francesi ci stanno mettendo del loro. 
Questo sta creando tensioni a non finire.
Forse, invece di difendere questa Europa in modo acritico, bisognerebbe cercare di disinnescare certe questioni, riformando le istituzioni europee.
Penso all'abolizione del diritto di veto esercitato dagli Stati europei.
Si vuole imparare qualcosa da quel grande sbaglio che fu la I Guerra Mondiale?


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Ringrazio un caro amico di questa foto.