Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

mercoledì 7 novembre 2018

Israele sì, Italia no

Su "Panorama" vi è un articolo di Chiara Clausi.
Esso è intitolato ""Il segreto del boom israeliano? Assumerci i rischi".
L'articolo è un'intervista a Saul Singer, coautore del libro  intitolato "Laboratorio Israele".
Esso parla del successo dello Stato ebraico, che da centro di esportazione di arance è diventato luogo di importanza mondiale per le start up e l'hi tech
Ora, sintetizzo la cosa.
Infatti, il successo di Israele può essere sintetizzato con una sola parola: "Ricerca".
In Israele si valorizzano molto lo studio e la ricerca e li si coniuga con il mondo del lavoro.
Questo non avviene qui in Italia.
Qui in Italia vi è una concezione vecchia secondo cui lo studio ed il lavoro sarebbero due cose separate.
Non si fanno tanti stage in azienda, durante il periodo in cui il giovane studia.
Gli effetti nefasti si vedono tutti.
Penso, ad esempio, all'impoverimento che stanno denunciando le nostre imprese, che restano piccole e non crescono.
Penso anche ai giovani che dopo gli studi non trovano lavoro, debbono andare all'estero o debbano fare dei lavori lontani dai titoli di studio conseguiti.
Io stesso lo so.
Mi sono diplomato in chimica e biologia e mi sono specializzato come tecnico del controllo di qualità, sicurezza ed ambiente ma fino ad ora ho fatto dei lavori che non sono stati corrispondenti rispetto ai miei titoli di studio, pur non essendomi dispiaciuti.
Questo non va bene perché non valorizza lo studio ed è anche diseducativo poiché si fa passare per buona l'idea secondo cui "studiare non serva a nulla".
Gli effetti negativi di ciò si vedono. Sono sempre meno coloro che si diplomano e si laureano.
In Israele, questo non succede ed oggi il suo reddito medio pro-capite è come quello tedesco.
Impariamo!

2 commenti:

  1. il reddito medio in israele e' circa 1100 euro molto meno che in germania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riporto l'incipit dell'articolo di Chiara Clausi su "Panorama":

      "È un Paese poco più grande della Puglia, con poca acqua, scarse risorse minerarie, in guerra perenne con gli Stati confinanti, 370 milioni di arabi ostili. Ma è anche una potenza economica con un PIL superiore a quello dei Paesi più popolosi vicini e un reddito pro-capite che ha raggiunto quello della Germania".

      L'articolo è sul numero di "Panorama" del 1 novembre 2018.

      Elimina

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.