Queste sono alcune delle sue parole:
"Io sono a Mosca al convegno di Confindustria. Addirittura, il povero Conte, un galantuomo a cui va tutta la mia stima, è a Bruxelles a difendere la manovra da quelli che ci vogliono male. Proprio nello stesso momento, c'è qualcuno che va in televisione a parlare di manine misteriose, a dire che sulla manovra c'è il trucco, che andrà in procura… Il problema è che intanto lo spread va a 3402".
Poi, egli ha aggiunto:
"Ma a me che mi frega del condono? Io non sono stato eletto per fare il condono, mi creda. Io domani (oggi, ndr) avrei dovuto essere alla Coldiretti. E poi avrei dovuto vedere mia figlia. Vorrà dire che la caricherò sull'aereo e me la porterò a Roma. Ci andrei anche a piedi, se potesse essere utile agli italiani. E il decreto possiamo riscriverlo da zero. Buttarlo e riscriverlo. Ma passare per scemo, questo no".
Il premier Giuseppe Conte cerca di fare il pompiere ma la tensione c'è, specie dopo che il casino che si è creato l'agenzia di rating "Moody's" ha tagliato il rating del nostro Paese.
Per Salvini, Di Maio e soci avrebbero montato un caso senza neppure avere una proposta.
Questo è il dramma.
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