Sono stato in una gita organizzata per ringraziare i soci dal Comitato Manifestazioni Roncoferraro.
La foto qui sopra riporta una poesia che ho scritto e recitato per l'occasione.
Essa parla di Vittore Soranzo (26 luglio 1500-13 maggio 1558) che fu vescovo di Bergamo dal 1547 alla morte.
Egli fu noto per le sue posizioni ritenute eterodosse rispetto alla dottrina cattolica e fu condannato in contumacia poche settimane prima della morte.
Comunque, dopo una breve colazione in autostrada, la gita a Bergamo è iniziata con la visita guidata della città alta.
Essa è stata molto interessante.
Mi ha fatto impressione sapere che Bergamo sia sorta su sette colli come Roma.
Mi ha colpito molto la storia della Basilica Alessandrina, che mi ha colpito molto.
Sant'Alessandro è Santo Patrono di Bergamo.
La basilica a lui dedicata si trovava in luogo delle mura della Rocca della città.
Per fortificare la città, furono buttate giù delle case e cinque chiese nel 1561, tra le quali vi era la Basilica Alessandrina.
In quegli anni, Bergamo era sotto il governo della Repubblica di Venezia.
La guida ha raccontato che i bergamaschi portarono via le reliquie del santo e le trasferirono nella cattedrale, che era dedicata a San Vincenzo.
San Vincenzo di Saragozza era il santo patrono dei "Condamnata ad Metalla", coloro che lavoravano il ferro.
Ora, Bergamo divenne ben presto una città di lavoratori dei metalli.
Tuttavia, San Vincenzo di Saragozza non entrò mai nel cuore dei bergamaschi e così essi dedicarono la cattedrale al loro Santo Patrono.
Questa storia mi è "entrata dentro" (turbandomi parecchio su alcune mie questioni) e penso che scriverò una poesia a riguardo.
Mi è piaciuta molto anche la storia della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Essa risale al 1185 ed è legata al popolo bergamasco, tanto che la sua amministrazione (ad esclusione dei servizi religiosi) è legata direttamente all'amministrazione del Comune orobico.
La particolarità di quella chiesa sta nel fatto che non abbia facciata.
L'ingresso è laterale.
La facciata non fu fatta per la presenza dell'episcopio sul lato in cui essa sarebbe dovuta sorgere.
Mi è piaciuta anche la storia di Bartolomeo Colleoni (1395-3 novembre 1475) che fu un mercenario che divenne di fatto il signore di Bergamo.
Il suo stemma è bislacco.
Si tratta di uno "stemma parlante".
Infatti, esso si riferisce al fa assonanza con due organi maschili, due ghiandole endocrine ed esocrine: i testicoli.
Il cognome "Colleoni" fa l'assonanza con "coglioni".
Scusate il termine.
Si diceva che Colleoni avesse tre testicoli.
A dispetto di questa sua attribuzione, Colleoni aveva un cruccio: non essere stato in grado di generare un figlio maschio.
Così, egli andò con più donne ma non ci riuscì ed ebbe solo figlie femmine, alcune delle quali non furono riconosciute.
Forse per pentimento, prima della morte fece fare un istituto di carità per donne che dovevano sposarsi o diventare monache.
Ancora oggi, questo ente funziona, per le ragazze con problemi.
Lo stemma del Colleoni ha raffigurati sopra i tre testicoli e ed esso compare sulla cancellata del suo mausoleo e si dice che debba essere toccato solo dopo essere usciti dall'edificio, che il capitano di ventura fece fare distruggendo la sagrestia della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Se lo si toccasse prima, per la persona che fa quel gesto ci sarebbe la sventura.
Io mi sono attenuto alla tradizione bergamasca.
Non ho voluto certo beccarmi qualche maledizione.
Entrato nel mausoleo, ho preso la medaglia (qui raffigurata) dedicata a Bergamo, che (come la nostra Mantova) è Patrimonio Mondiale dell'Umanità riconosciuto dall'UNESCO.
Il pranzo è stato presso il ristorante "Villa Canton" di Trescore Balneario, in Provincia di Bergamo.
Di essa farò la recensione.
Poi, ho passato il pomeriggio ad Iseo, vicino all'omonimo lago, in Provincia di Brescia.
Ora, vi faccio leggere la mia poesia:
AD MEMORIAM VICTORIS BERGOMI EPISCOPI
Poli cardinali cappiddanu...
accussì 'n Bergomum mitra...
forsi pì razia ricivìu...
dâ casa di Soranzo Victor...
et regula visti accussì mantuana...
pì Beneficium Christi...
ma factu vinni di fidi lutherana.
A MEMORIA DI VITTORE VESCOVO DI BERGAMO
Del cardinal Polo cappellano...
così in Bergamo mitra...
forse...per grazia ricevette...
della casa di Soranzo Vittore...
e regola vide così mantovana...
per Beneficio di Cristo...
ma fatto venne di fede luterana.
Lascio Bergamo con due rimpianti.
Il primo è stato il fatto di non essere stato in grado di scattare delle foto, poiché il cellulare mi è morto.
Ho scattato solo una foto e poi la batteria si è scaricata.
Il secondo è il fatto che non abbia avuto modo di incontrare l'amica e collaboratrice Silvia Morelli, che stimo.
Sarà per un'altra volta.
Consiglio a tutti di visitare Bergamo.
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