Matteo Renzi si dimette dalla carica di segretario del Partito Democratico...o forse no.
Alla conferenza stampa, egli ha detto:
"Abbiamo riconosciuto che si tratta di una sconfitta netta che ci impone di aprire una pagina nuova all'interno del Pd".
Tutta colpa - dice - di una campagna elettorale in cui "siamo stati fin troppo tecnici" e di "un vento estremista che nel 2014 siamo riusciti a incanalare, comprendiamo come il risultato sia davvero deludente".
Riguardo alla dimissioni, egli ha detto che ci saranno ma solo dopo la nomina del premier.
Questo dimostra quello che è il personaggio.
Invece, di fare autocritica, anche riguardo alla politica da lui implementata quando è stato al governo, Renzi accusa gli altri delle sconfitta del suo partito.
Inoltre, riguardo alle dimissioni, mi chiedo se abbia senso questa "melina".
Il "renzismo" è oramai un ricordo.
Quello di Renzi mi pare un caso umano di un uomo che ha fatto tante promesse e che forse credeva a ciò che diceva ma poi non ha mantenuto nulla di ciò che ha detto.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Gli hanno fatto cambiare idea: si è dimesso!
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