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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 4 marzo 2018

Le pretese degli immigrati clandestini a Roncolevà: pesce ed abbonamento a Sky

Questo è un articolo del mio carissimo amico Matteo Vincenzi su "La Voce di Mantova".
Esso è intitolato "Pesce per pranzo e abbonamento a Sky. Le richieste dei profughi a Roncolevà".
A Roncolevà, in Provincia di Verona e non lontano da casa mia, i "profughi" pretendono di avere il pesce a pranzo e l'abbonamento a Sky.
Ora, faccio una mia riflessione e la faccio partire dalla mia famiglia.
Come tutti voi ben sapete, io sono mantovano di nascita ma di origini meridionali.
Il mio babbo è abruzzese e mia mamma è siciliana.
Quando critico le politiche sull'immigrazione, molto spesso, mi sento dire: "Anche tu sei un "immigrato", essendo i tuoi genitori originari da un'altra parte d'Italia".
Io non tollero l'ipocrisia e questo paragone mi indispone.
In primis, i miei genitori non sono venuti dal Sud al Nord per bighellonare e non fare nulla.
Al contrario, essi sono sempre impegnati.
In secundis, i miei genitori non hanno mai chiesto nulla a nessuno e quello che hanno se lo sono guadagnato.
Per finire, molti degli immigrati clandestini che vengono qui non accettano certo la cultura.
Essi sono di una cultura diversa dalla nostra e molti di loro non vogliono riconoscere quest'ultima.
Volete fare l'equiparazione tra un calabrese o un siciliano ed un tunisino o nigeriano?
Benché sia stata divisa per tredici secoli, l'Italia è sempre stata vista come, per cultura, lingua e religione, pur tra le varie differenziazioni.
Inoltre, mi fa arrabbiare anche quando si dice che "anche molti di noi italiani sono emigrati all'estero".
Questo è vero ma gli italiani emigrati accettano e rispettano la cultura dei Paesi che li ospitano.
Un cugino di mia madre è emigrato negli USA.
Questi si è integrato nella società americana, entrando finanche nel corpo dei Marines.
La mia amica e socia Stephanie Caracciolo, che risiede in Uruguay, non è di certo una che sta con le mani in mano.
Oltre l'italiano, ella conosce l'inglese, lo spagnolo ed il francese e studia e lavora.
Gli immigrati clandestini che vengono qui da noi non fanno nulla. Non c'è lavoro manco per noi italiani.
Dunque piantiamola con questa retorica.
Forse, quei personaggi che oggi protestano avrebbero dovuto pensarci due volte prima di venire in un Paese già in crisi di suo.


4 commenti:

  1. Belle pretese! e il denaro per queste cose lo versano o pretendono che grawtis gli venga dato tutto ciò quando nemmeno gli italiani ce l'hanno e chi può permettersi pesce a pranzo e SKY paga , per nessuno è gratis
    Io spero che vinca il centrodestra almeno questa storia finirà e pesce e SKY li andranno a chiedere al loro Paese di origine

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  2. Quanto all'altra cretinata che la sinistra dice che anche gli italiani sono stati immigrati bisogna rispondere che al loro arrivo nei Paesi stranieri venivano messi 40 giorni in attesa di vedere se qualche grave malattia contagiosa si fosse manifestata e dopo potevano uscire per cercare lavoro con cui pagarsi cibo e alloggio, nessuno li ha mai mantenuti gratuitamente

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  3. Cosa diversa è la questione dei meridionali andati in Nord italia negli anni 50-60: ci andavano perchè c'era richiesta di mano d'opera ma quante amarezze. Hanno trovato una terra ostile che li trattava male e quindi tacciano, anzi chiedano scusa

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  4. Io sono stato più volte insultato per le mie origini meridionali ma non sono stati i leghisti ma gente che era iscritta ai sindacati, che votava sinistra e che oggi parla di "accoglienza".

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.