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sabato 3 marzo 2018

La settima piaga, la recensione

Ho appena terminato di leggere il libro di James Rollins intitolato "La settima piaga".
La casa editrice che l'ha pubblicato è "Editrice Nord".
Wilbur Smith ha commentato così:

"Una premessa affascinante, un racconto magnifico, un romanzo a dir poco avvincente".

Smith ha colto nel segno.
Ora, il romanzo ruota attorno alla storia biblica delle dieci piaghe d'Egitto e alle teorie di Nikola Tesla.
Esso inizia con un caso, quello dell'archeologo inglese Harold McCabe.
Questo archeologo sosteneva tesi secondo cui le dieci piaghe non sarebbero state semplicemente qualcosa di raccontato nella Bibbia ma un fatto che potrebbe essere realmente accaduto realmente nel 1324 A.C.
Ad un certo punto, questo professore scompare in Sudan ed il suo corpo ricompare poco dopo mummificato.
Quando il corpo è stato portato a Londra, gli si fa l'autopsia.
Nel fargli l'autopsia si scopre che il suo cervello emette della strana fluorescenza.
Poco dopo, i membri dell'equipe che ha fatto l'autopsia si ammalano di una strana forma di meningite, che dall'Inghilterra si propaga.
La figlia dell'archeologo, Jane, decide di indagare sulla faccenda ma ad un certo punto si imbatte in un gioco può grande di lei.
Con lei, inizia a collaborare Derek.
Nel suo villaggio, Ashwell, ella e Derek sono stati attaccati da un gruppo criminale. Altri personaggi intervengono per salvarla.
Una delle persone che collaboravano con McCabe, Safia al-Maaz, è stata rapita da un gruppo capeggiato da un tale Simon Hartnell, un eccentrico riccone che ha costruito una base nel Circolo Polare artico, in Canada.
Hartnell è ossessionato dall'idea di Nikola Tesla di fare delle ricerche per avere l'energia elettrica della ionosfera ed è a capo del gruppo criminale che ha attaccato Jane, per rapirla ed avere le nozioni di McCabe.
Hartnell ha capito che il progetto di Tesla ha a che fare anche con l'agente eziologico della malattia che (nel romanzo) sta facendo morire le persone.
Si tratta di un batterio particolare denominato Archaea, il quale, secondo le teorie di McCabe, avrebbe avuto a che fare anche con le piaghe d'Egitto e in particolare con la pioggia di fulmini.
Questo batterio è capace di prendere l'energia elettrica.
A capo di questo gruppo vi è Hartnell, il quale è affiancato da un russo di nome Anton Mikhailov.
Questi faceva parte di una specie di associazione criminale: la Gilda, che poi è stata sciolta e smantellata.
Anton ha un mezzo sole nero tatuato nel volto.
Il mezzo sole nero è il simbolo della Gilda.
Anche la sorella di Anton, Valya, la quale ha cercato di rapire Jane ad Ashwel e poi l'ha seguita in Sudan.
In Sudan, Jane, Gray, Derek e  Kowalsky (questi ultimi hanno salvato la ragazza da Valya e dal suo gruppo) hanno scoperto una sorta di riproduzione di un corpo umano scavato nella roccia e qui hanno trovato dei collegamenti con le ricerche dell'archeologo mummificato.
Intanto, Safia incontra in quella base Rory, fratello di Jane e figlio del professor McCabe, che tutti ritenevano fosse morto.
Rory collabora con Hartnell e (come si scopre in seguito) ha una relazione omosessuale con Anton.
Rory mostra a Safia una mummia  con dei misteriosi geroglifici che in seguito si scopre non essere di una donna egizia ma di un'ebrea di nome Sabah.
Questa mummia non aveva un pezzo di pelle su cui erano stati tatuati dei geroglifici importanti.
Hartnell vuole che Safia faccia delle ricerche sulla mummia.
Intanto, Kat e Painter (altre due persone che hanno salvato Jane) vanno alla ricerca di Safia.
Trovano la base e si imbattono in Anton e l'affrontano, mettendolo sotto scacco, almeno in apparenza.
Anton li conduce da Safia.
Con lei trovano anche Rory.
Ad un certo punto, il russo capovolge la situazione e Rory lo aiuta. Inizia una conflitto a fuoco.
Un colpo centra la teca con la mummia e ne distrugge la testa.
Monta il panico poiché quella mummia potrebbe essere infetta.
Nella bagarre, Hartnell ed Anton fanno prigioniero Painter.
Kat e Safia riescono a fuggire con Rory.
Prendono un gatto delle nevi ed escono dalla base.
Anton e la sua squadra li seguono.
Intanto, Hartnell vuole imporre a Painter di collaborare.
Il progetto di Hartnell è arrivato quasi a compimento.
Hartnell ha in mente di mettere in atmosfera i batteri, così di potere prendere l'energia con un'antenna.
Questo progetto però è pericoloso.
Hartnell sta mettendo a rischio l'esistenza del genere umano.
Painter finge di collaborare e quando ha capito tutto cerca di fermare Hartnell.
Anton e la sua squadra trovano Safia, Rory e Kat in un villaggio inuit.
Safia inizia ad avere i sintomi della meningite.
Uno degli uomini della squadra di Anton vuole sparare a Safia ma Rory cerca di salvarla ed Anton cerca di proteggere l'amato.
Il proiettile colpisce il russo alla schiena, spezzandogli la colonna vertebrale.
Kat prende la pistola di Anton ed uccide l'uomo che ha cercato di uccidere Safia.
Intanto, Hartnell porta avanti il progetto folle. Con un aereo, ha iniziato a mettere in giro i batteri ma ad un certo punto, a causa di questi sconvolgimenti, l'aurora boreale diventa una vera e propria tempesta e Painter fa schiantare l'aereo sull'antenna, così da impedire cose assai più gravi.
Gli effetti di questa mega-tempesta si vedono fino in Sudan, ove Jane, Kat e gli altri sfuggono a Valya.
Grazie a Painter, tutto è finito.
Anton muore.
Rory finisce in carcere.
Dopo quella tempesta il batterio è diventato inoffensivo e Safia guarisce.
Jane e Derek tornano ad Ashwell e si innamorano.
Il romanzo è interessante. Esso mette insieme nozioni storiche, bibliche e scientifiche.
Tuttavia, esso è pur sempre un romanzo e deve essere preso come tale.
Esso, ricalca certe teorie del complotto, come il teorema del progetto HAARP.
Dunque, distinguiamo il romanzo dalla realtà.
Vale la pena di leggerlo.







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