Il pogrom di Norimberga

Nel 1349, ci fu un fatto molto grave a Norimberga.
Nella città tedesca ci fu un pogrom, un vero e proprio massacro di ebrei.
Durante quel periodo, ci fu un'epidemia di peste nera.
La Chiesa ebbe grossi problemi (a causa della "cattività avignonese" del Papa) e così emerse il movimento dei flagellanti.
I flagellanti furono chiamati così perché si frustavano pubblicamente, ritenendo che Dio avesse punito l'umanità con la peste.
Ad un certo punto, i flagellanti iniziarono ad accusare gli ebrei di essere gli untori, coloro che portarono la peste.
In molte città  ci furono massacri.
A Strasburgo, 2000 ebrei furono arsi vivi.
Questo accadde anche a Norimberga.
A Norimberga ci fu un pogrom del genere.
La sinagoga fu distrutta e sostituita dalla chiesa di Nostra Signora, che oggi è la principale chiesa cattolica di Norimberga, essendo rimaste al luteranesimo (a partire dal 1525) le altre due chiese storiche, quella di San Lorenzo e quella d San Sebaldo.
Resta da capire quale sia stata la responsabilità dell'imperatore dell'epoca, Carlo IV di Lussemburgo (14 maggio 1316-29 novembre 1378).
L'imperatore in questione protesse gli ebrei nei suoi territori dinastici ma tollerò i pogrom nel resto del Sacro Romano Impero.
L'imperatore Carlo IV ebbe la responsabilità di avere tollerato simili nefandezze, tenendo conto anche del fatto che nel Sacro Romano Impero gli ebrei erano sotto la diretta tutela del sovrano, e, a questo scopo, pagavano anche una tassa.
Con ogni probabilità, l'imperatore peccò di codardia.
Anziché scendere in campo e difendere tante persone innocenti, rischiando qualche ribellione contro sé stesso, l'imperatore lasciò fare in modo pilatesco.
Questa sua tolleranza fu contro i principi giuridici dell'epoca.
Dunque, stiamo bene attenti.
La storia potrebbe ripetersi e nell'Europa di oggi ci sono alcuni segnali preoccupanti.