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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 5 agosto 2017

Non si scherza con l'antisemitismo

Sul sito "Italia Israele Today", vi è un articolo intitolato "Perché non si scherza con l’antisemitismo"
L'articolo (molto interessante) è di David Rich.
Di esso, riporto questo stralcio:

"Identificare l’antisemitismo e studiare come contrastarlo e sconfiggerlo non è impresa facile, ma in più di due decenni di lavoro e studio in questo campo ho messo a punto una semplice regola: non scimmiottare gli antisemiti contro cui ci si batte. O meglio, sembrerebbe una regola semplice. Ma lo scrittore e attivista britannico Tony Klug è caduto dritto dritto in questa trappola quando recentemente, ha citato un conoscente che, a suo dire, gli avrebbe detto: “Pensavo che antisemita fosse chi odia gli ebrei, non chi è odiato dagli ebrei”.

Avevo già sentito Klug un paio di mesi fa citare la stessa facezia, suscitando applausi e qualche risata, durante un convegno su sionismo e antisemitismo organizzato a Londra dal Pears Institute for the Study of Anti-Semitism. Ma non era la prima volta che la sentivo, giacché per molti anni è stata una delle battute preferiti da David Irving, che la ripeteva nei suoi discorsi rivolti a un pubblico di antisemiti e negatori della Shoà scatenando di solito risate molto più robuste di quelle suscitate da Klug.

Segnalai la cosa a Klug, pubblicamente, durante il convegno dello scorso maggio, suggerendogli di riconsiderare il fatto che aveva citato la stessa freddura usata da David Irving, un uomo definito da un tribunale britannico (davanti al quale perse nel 2000 la causa per diffamazione che aveva intentato contro la studiosa Deborah Lipstadt) “un attivo negatore della Shoà […] antisemita e razzista […] associato a estremisti di destra che promuovono il neonazismo”.".


Concordo sul fatto che la questione dell'antisemitismo non sia da prendere sul ridere.
Non è da sottovalutare.
Oggi, la questione dell'antisemitismo deve essere trattata con un'attenzione maggiore, sia perché si sta perdendo il ricordo della Shoah, sia perché l'antisemitismo viene presentato sotto altre forme.
L'antisionismo, ossia l'atteggiamento ostile verso Israele, è una forma di antisemitismo poiché esso va ben al di là di quella che è una semplice critica alla politica di Israele.
L'antisionismo è l'odio becero verso Israele presentato come una critica alla politica di Israele, quando, in realtà, è semplicemente un'ostilità verso Israele in quanto Stato ebraico.
Questo è gravissimo.
La politica di qualsiasi Paese può essere criticata. Questo vale anche per Israele. 
Nel caso di Israele, però, la "critica" va ben oltre quello che è l'ambito politico.
Si attaccano anche la cultura ed il modo di fare del popolo israeliano, un popolo civilissimo.
Si accusa Israele di volere opprimere gli arabi, quando sono questi ultimi a compiere gli attentati terroristici contro gli israeliani.
Gli israeliani hanno il diritto (sacrosanto) di difendersi.
Questo, non è detto dai sostenitori dell'antisionismo, i quali (in totale malafede) fanno passare gli israeliani per carnefici e gli arabi per vittime.
La gente disinformata o informata male cade in questa trappola.
Contro l'antisemitismo di oggi serve tanta buona informazione.
Agli amici di fede ebraica auguro: "Shabbat Shalom".






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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.