L'articolo è di Giulio Meotti.
Tra i giudici che paragonano un centro per migranti a un lager nazista, gli intellettuali alla Erri De Luca o alla Roberto Saviano che parlano di “sterminio di massa” di migranti, si sta diffondendo una grande menzogna.
Essa sta alla radice del grande inganno culturale e lessicale di chi non vuole governare l’immigrazione.
Questo è il guaio.
Qui si vuole fare passare per normale quella cosa che ha tutto l'aspetto di un'invasione.
Infatti, a venire qui in Italia non sono persone che vengono con i documenti e nelle regole (cosa che facevano i nostri connazionali che emigravano all'estero) ma sono masse di gente che vengono spacciate per masse di profughi che scappano da guerre e persecuzioni, quando in realtà i veri profughi sono minoritari.
Dirsi contro questo tipo di immigrazione comporta l'accusa di "xenofobia".
Come ho scritto poc'anzi, si sta facendo strada un pensiero buonista e malato secondo cui, "l'Occidente è cattivo e deve sentirsi in colpa ed in obbligo verso gli altri".
Inoltre, tutti noi sappiamo del business che c'è intorno all'immigrazione clandestina.
Inoltre, tutti noi sappiamo del business che c'è intorno all'immigrazione clandestina.
Da qui parte l'inganno, che porta i buonisti a strumentalizzare un fatto grave della nostra storia, quale fu la Shoah.
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