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sabato 12 agosto 2017

Immigrazione, l'imbroglio della "nuova Shoah"

Sul quotidiano "Il Foglio" vi è un articolo intitolato "La truffa del “nuovo Olocausto”.
L'articolo è di Giulio Meotti.
Tra i giudici che paragonano un centro per migranti a un lager nazista, gli intellettuali alla Erri De Luca o alla Roberto Saviano che parlano di “sterminio di massa” di migranti, si sta diffondendo una grande menzogna.
Essa sta alla radice del grande inganno culturale e lessicale di chi non vuole governare l’immigrazione.
Questo è il guaio.
Qui si vuole fare passare per normale quella cosa che ha tutto l'aspetto di un'invasione.
Infatti, a venire qui in Italia non sono persone che vengono con i documenti e nelle regole (cosa che facevano i nostri connazionali che emigravano all'estero) ma sono masse di gente che vengono spacciate per masse di profughi che scappano da guerre e persecuzioni, quando in realtà i veri profughi sono minoritari. 
Dirsi contro questo tipo di immigrazione comporta l'accusa di "xenofobia".
Come ho scritto poc'anzi, si sta facendo strada un pensiero buonista e malato secondo cui, "l'Occidente è cattivo e deve sentirsi in colpa ed in obbligo verso gli altri".
Inoltre, tutti noi sappiamo del business che c'è intorno all'immigrazione clandestina. 
Da qui parte l'inganno, che porta i buonisti a strumentalizzare un fatto grave della nostra storia, quale fu la Shoah. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.