Riprendendo in parte le stesse parole dell'articolo, faccio notare certe cose importanti.
Ci sono alcuni elementi che fanno paura. Uno di questi, per esempio, è il fatto che, dalle guerre puniche in poi, il mondo civilizzato non avesse mai vissuto oltre settant'anni - tanti ne sono trascorsi dalla fine della Seconda guerra mondiale - senza conflitti tra i principali attori del momento. Un record, che come tutti i record è destinato prima o poi a cadere. Di solito, ciò avviene per mano di un pazzo (nello sport diremmo un fenomeno), uno psicopatico, un criminale senza scrupoli.
Un novello Hitler, per fare un nome, il quale oggi ha la faccia di Kim, che nei suoi lineamenti ricorda quella di un suino, che non si capisce per quale motivo al mondo qualcuno, dentro ma soprattutto fuori il suo Paese, non abbia pensato di abbattere prima.
Non sarebbe stato un omicidio ma un eroico gesto di legittima difesa dell'umanità.
Se invece che alla Cia, pasticciona, grossolana e a volte doppiogiochista, avessero affidato il compito al Mossad israeliano, certamente oggi il porco non potrebbe più far paura a nessuno.
Il Mossad sa come deve colpire e studia tutto nei minimi particolari.
Perché per vivere bisogna avere paura di morire, e oggi né l'America, né tanto meno la vecchia e sonnolenta Europa, purtroppo covano più (commettendo un gravissimo errore) questo sentimento.
Basti guardare a quello che sta accadendo qui in Europa con il terrorismo islamico.
Diamo il dittatore nordcoreano in mano al Mossad.
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