L'amico e collaboratore Angelo Fazio ha commentato così un articolo del sito "Aleteia" che è intitolato "Non ho mai pensato che un bikini potesse nascondere tanto":
"Ogni anno, nei mesi estivi, c’è sempre qualche giornale o sito cattolico che manda bacchettate alle donne che in questa stagione vanno in spiaggia in bikini. Che poi, in realtà, sarebbero la quasi-totalità.Io dico che, in buona sostanza, è tutto fiato sprecato perché alla fine anche le donne cattoliche, al giorno d’oggi, si abbigliano in quel modo quando vanno al mare e quindi sembrerebbe che nemmeno il professare un dettato religioso che enfatizza molto la castità dei costumi costituisca, per loro, un incentivo ad evitare abitudini che oggettivamente la contraddicono.
Io ho un modo tutto mio di approcciarmi a questo tema che è suscettibile di numerose articolazioni.
Sono una persona che coltiva un ideale di vita molto severo e per questo dico chiaramente che non approvo la moda dei bikini, poiché la ritengo del tutto inconciliabile con la Cristianità, così come l’ho conosciuta e ho imparato ad amarla.
Sto dalla parte della severità e perciò detesto le spiagge in quanto esse sono luoghi incoerenti con il mio modo di intendere la vita.
Tuttavia, partendo da questo punto di partenza, finisco per assumere un atteggiamento piuttosto liberale. Sembrerà strano, ma è così per un bel po' di ragioni.
Prima di tutto, ad ogni essere umano è stata data la libertà di operare le scelte che preferisce e non abbiamo alcun diritto di imporre ad altri le nostre visioni di vita.
Alle donne piace denudarsi in spiaggia? È a loro che deve piacere!
E se amano fare questo, non devono certo chiedere il permesso a nessuno. Né ai fondamentalisti islamici, né a me, né a nessun altro.
In secondo luogo, il constatare che le donne odierne sono così tendenti al mostrarsi non comporta da parte mia nessuna netta condanna del genere femminile nella sua globalità.
Avete mai visto una donna che ride a crepapelle dopo aver sentito una battuta spiritosa o che gioca con un bambino o che corre ad abbracciare qualcuno che gli sta a cuore?
Armonia, delicatezza, dolcezza, accoglimento: qualità meravigliose e ineguagliabili tipiche del femminile.
Anche per motivi religiosi, il matrimonio e la vita di coppia sono cose estranee rispetto al mio percorso di vita. Non ho quel genere di vocazione.
Tuttavia, dalle donne che fanno o che hanno fatto parte della mia vita ho ricevuto molto e sarebbe assolutamente ingeneroso e iniquo da parte mia emanare sentenze di condanna verso il genere femminile a causa della moda del bikini, che pur non comprendo minimamente.
E va da sé che, da che mondo e mondo, il vero voler bene non è quello che vuole ridisegnare l’altro ad immagine e somiglianza del nostro modo di pensare.
Sarebbe vero affetto, questo? Nossignore: io dico che questa sarebbe una parodia dell’affetto, dalla quale mi guardo bene.
Altro punto da me ritenuto rilevantissimo in questo senso è ciò che intendo per severità.
Io credo nella vera severità, in quella nobile e virtuosa: ovverosia quella che un uomo impone solo a sé stesso.
Non ci tengo troppo a diventare un nuovo ayatollah che si arroga di imporre una certa precettistica a intere collettività.
Gente come quella ha portato solo male: ben sappiamo come chi si richiama alle loro idee, ancora oggi, sia capace di far danno alla dignità umana.
Quella non è severità, ma fondamentalismo e non mi pare che abbia nulla di nobile.
In definitiva, per concludere, posso assicurare che io con i frequentatori di spiagge ci vado d’accordissimo e le mie visioni di vita non sono mai state motivo di attrito con nessuno.
La cosa bella è che loro sanno tutto del mio modo di pensare: segno che il mondo non è una grande arena di scontri rusticani e che è possibile coesistere anche pensandola diversamente.
Ogni estate per me è un’occasione per rinnovare due impegni di vita che ritengo sacrali: massima fedeltà agli ideali di decoro e severità in cui credo fermamente e massimo rispetto per le sensibilità degli altri.".
Ringrazio il cielo di avere trovato un amico e collaboratore come Angelo.
Egli è una persona onesta, di grande generosità (come la stragrande maggioranza dei siciliani) e sempre corretta nell'esprimere il suo parere.
Angelo è una persona di cui ci si può fidare. Di sicuro, mi fido di lui.
Mi trovo d'accordo con quanto scritto da lui.
Ognuno può essere più o meno severo con sé stesso ma deve rispettare le sensibilità altrui.
Ergo, se una bella signorina vuole andare in spiaggia in bikini chi può impedirglielo.
Da uomo, dico che vedere una bella signorina in bikini non è neppure male.
Sono pur sempre un uomo (eterosessuale) e, anche se mi reputo una persona morigerata, mi piacciono le donne.
Comunque, a parte questa nota "di colore" , ritengo che ogni persona abbia il diritto di piacere a sé stessa.
Questo vale anche per le donne che vogliono andare al mare, le quali non debbono chiedere il permesso a nessuno riguardo a ciò che debbono indossare al mare.
Dio ci creò liberi.
Se una persona fa certe scelte di vita severa, come nel caso di Angelo, nessuno ha il diritto di giudicarla, come nessuno ha il diritto di giudicare la bella signorina che va in spiaggia in bikini.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Non esscluderei di essere l'unico a pensarla così.
RispondiEliminaPer fortuna, aggiungerei!
Perché il turismo balneare è una bella risorsa per la nostra economia e se tutti la pensassero come me avremmo un bel po' di disoccupati in più e non sono sicuro che sarebbe una bella cosa. :)
A parte gli scherzi, penso che, fatto salvo il rispetto verso le libertà delle persone, è anche giusto rimarcare che, per la difesa dei valori cristiani, è assolutamente necessario che, nella Chiesa, ci sia uno zoccolo duro di persone che rispettino un dettato di vita severa.
Per esempio, se una suora si mettesse in costume come la stragrande maggioranza delle donne laiche, sarebbe (secondo i miei criteri) una cosa molto brutta!
Angelo Fazio
E aggiungerei inoltre che l'insensato parallelismo fra l'abbigliamento delle nostre suore e quello delle donne islamiche, che viene spesso tirato in causa da molte persone che non osservano bene la realtà, è facilmente smontabile. Per quanto concerne le suore si tratta di coerenza con una scelta di vita liberamente operata, mentre invece nel caso delle islamiche si tratta di assoggettamento.
RispondiEliminaAngelo F
Quoto.
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