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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 6 ottobre 2015

Ma siamo matti?

Cari amici ed amiche,

leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "I musulmani preghino in chiesa, ma i cristiani tolgano i crocifissi".
La Svezia è oramai una nazione scristianizzata.
Lesbica dichiarata, Eva Brunne, è stata nominata vescovo a capo della diocesi luterana della capitale svedese nel 2009.
Ella ha proposto la creazione di una sala di preghiera comune all'interno della chiesa, per accogliere fedeli di tutte le religioni.
Per non turbare la coscienza dei non cristiani, dunque, via le croci e gli altri simboli religiosi. Via libera, invece, all'indicazione della direzione della Mecca, essenziale per la preghiera degli islamici.
Io trovo che questa proposta sia illogica e cervellotica.
Forse, la "monsignora" non si rende conto che se un musulmano prega secondo un certo rituale in quel luogo ne prende possesso.
Mi risulta che in Svezia ci siano già le moschee.
I musulmani usino quelle.
Adesso capisco perché la Svezia è scristianizzata.
Formalmente dal 1527, di fatto dal 1652, la Svezia è luterana.
Tuttavia, la Chiesa di Svezia ha abbracciato anche teorie molto progressiste che hanno portato anche all'ordinazione di donne ed omosessuali.
Inoltre, la Chiesa di Svezia ha ammesso anche i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Gli svedesi che vogliono un po' di tradizione cristiana facciano una cosa: vadano alla Diocesi cattolica di Stoccolma e si convertano.
Battute a parte, ho sentito parlare di svedesi che si sono convertiti al cattolicesimo.
Cito il caso di Lars Ekblad, il pastore luterano che si è convertito al cattolicesimo.
Cordiali saluti. 



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