leggete l'articolo scritto da Giulio Meotti su "Il Foglio" che è intitolato "Una giornata contro Israele alla Fondazione Lelio Basso. Con il “consiglio” di Rodotà, Barca e Settis".
Peggio di così non si può andare.
Oggi, 7 ottobre, la Fondazione "Lelio Basso" di Roma ha organizzato una giornata di studi sugli “incitamenti israeliani alla violenza razzista” e l’uso in Israele di “un linguaggio che tende a dimenticare la natura umana di Palestinesi, Africani ed altri non-ebrei, ispirando attacchi che vanno dalle aggressioni individuali fino ai bombardamenti sui civili”.
L'ospite d'onore (o del disonore) della giornata sarà il leader di BDS David Sheen, il quale è stato bandito dal Parlamento tedesco per avere paragonato Israele alla Germania nazista.
A casa mia, questa è ipocrisia!
Chissà cosa pensano i consiglieri delle Fondazione "Lelio Basso" come Stefano Rodotà, Fabrizio Barca e Davide Settis, i quali sono esponenti storici della sinistra, parte politica che si è sempre detta "contro l'antisemitismo"?
Infatti, io vedo una grande ipocrisia.
Certi personaggi condannano quanto fecero i nazisti agli ebrei ma (quando si tratta di Israele) sono per l'antisionismo.
Ora, spesso e volentieri, l'antisionismo è il "volto rispettabile" dell'antisemitismo.
Questo è un dato di fatto.
Questo è un dato di fatto.
Qui vi è anche una grande ignoranza.
Infatti, Israele è garanzia anche per i non ebrei, come i cristiani di Terra Santa, che in altre parti sono minacciati.
Quindi, Israele non si tocca!
Quindi, Israele non si tocca!
Cordiali saluti.
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