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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 14 giugno 2015

Vandali...e satanisti!

Cari amici ed amiche,

leggete questo sconvolgente articolo della pagina di Facebook "No al satanismo":

"GANG CRIMINALE SATANISTA :ARRESTATI DALLA SQUADRA MOBILE DI MILANO .1. “CHI SIAMO NOI? LA MARA SALVATRUCHA! SIAMO LE BESTIE CHE AMMAZZANO QUEGLI ANIMALI. LA LOMBARDIA IN UN INFERNO STIAMO AVVOLGENDO. A MILANO COL MACHETE IN MANO” - 2. LA GANG PIÙ PERICOLOSA AL MONDO, LA “MS13”, HA MESSO RADICI A MILANO, E IERI 25 MEMBRI SONO STATI ARRESTATI (7 SONO MINORENNI). SATANISTI, VENGONO DAL SALVADOR E VIVONO DI SPACCIO, RAPINE, AGGRESSIONI A COLPI DI MACHETE, 2 TENTATI OMICIDI - 3. I MEMBRI DELLA MARA SALVATRUCHA SI TATUANO E INCIDONO LA FACCIA, COSÌ DA NON POTER MAI LASCIARE LA GANG: “L’UNICA ALTERNATIVA AL CARCERE È IL CIMITERO” - 4. RITI DI PASSAGGIO: PER GLI UOMINI È SUBIRE 13 SECONDI DI PESTAGGIO DA PARTE DI DECINE DI MEMBRI (IN SALVADOR, AMMAZZARE QUALCUNO A CASO). PER LE DONNE, LO STUPRO - 5. IL VIDEO-REPORTAGE SUI MEMBRI DELLA BANDA A MILANO: PRIMA PICCOLI REATI, POI IL SANGUE -Fonte http://www.dagospia.com/rubrica-29/Cronache/1-chi-siamo-noi-la-mara-salvatrucha-siamo-le-bestie-che-ammazzano-quegli-animali-64289.htm

Il nome della gang, originaria del Salvador, ma molto diffusa anche in Italia ,è "MS 13 " : il significato è M= movimento (organizzazione criminale narcotraffico ,prostituzione, spaccio di armi e droga,furti e rapine); S = Satana ,13 è il numero della strada di Los Angeles dove ebbe origine. Così come 13 è il numero di secondi di pestaggio che deve ricevere colui che vuole entrare a far parte della gang.). MS significa anche Mara Salvatrucha,cioè esercito del Salvador. Ciò che distingue di più i MAREROS ,cioè gli appartenenti a questa sètta criminale, sono i tatuaggi che li ricoprono dalla testa ai piedi, compresa la faccia. Tali tatuaggi comprendono le lettere MS e il numero 13 scritti in caratteri gotici, le lettere SUR che significano sureño o southerner (cioè provenienti dal Sud ) , le corna del diavolo, il nome della propria banda e altri simboli satanici.
Per entrare nella gang, gli affiliati si sottoponevano a un vero e proprio rito di iniziazione satanista ,come si vede dai simboli nei tatuaggi ;l'iniziazione per gli uomini constava di un pestaggio di almeno 13 secondi. Alle donne era riservata una violenza sessuale in riti satanici.

E’ questo il terribile “giro” scoperto dagli uomini della squadra mobile di Milano che il giorno 8.10.2013 hanno eseguito 25 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di una banda di latinos denominata ‘MS13′. Gli arrestati hanno tutti un’eta compresa tra i 17 ed i 36 anni (sette sono minorenni) e sono soprattutto salvadoregni. Sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, rapina, lesioni, detenzione e porto d’armi da taglio. Tra loro c’è il leader della gang, Gerardo Flores Soto, detto «Kamikaze» o «Ranflero». I fatti per cui si procede vanno da ottobre 2010 a settembre 2012.

L’INIZIAZIONE
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, una volta ammessi, gli appartenenti potevano sfoggiare tatuaggi e simboli della «Ms13», contrassegnare il «territorio di caccia» con graffiti – le tag sono state ritrovate ad esempio al Parco Nord di Milano e in via Giovanni da Procida -, e partecipare alla divisione del bottino, solitamente frutto di rapine da strada. Per chi sgarrava disobbedendo alle regole interne e per gli appartenenti a bande rivali erano previsti pestaggi e accoltellamenti, tutti documentati.

DUE TENTATI OMICIDI
Le indagini della seconda sezione della Squadra Mobile di Milano hanno preso le mosse da due tentati omicidi commessi dalla gang di «latinos» nel gennaio e febbraio 2011 alle fermata della metropolitana «Duomo» e in via Pompeo Castelli. Nella prima occasione la vittima era un 19enne cittadino ecuadoriano, accoltellato al torace mentre si trovava sulla banchina della metro insieme alla fidanzata mentre il secondo episodio riguarda l’accoltellamento di un ventenne peruviano, autore di alcuni insulti alla banda.

Gli autori dei due delitti erano già finiti in carcere ma attraverso pedinamenti e intercettazioni gli investigatori sono riusciti a penetrare nel profondo della struttura della «Ms13» o «Mara Salvatrucha», che a questo punto si configura – dicono gli inquirenti – «come una vera e propria organizzazione criminale». La “Ms 13″ milanese, hanno dimostrato le indagini, era in contatto con la “casa madre” in El Salvador, ma manteneva una certa autonomia di azione.

SCOVATO UN ARSENALE
Nel corso delle perquisizioni avvenute a Milano, nell’hinterland, in altre province lombarde e in provincia di Novara, gli inquirenti hanno ritrovato coltelli e machete impiegati in numerosi episodi, e il «codice di regole» proveniente direttamente dalla gang originaria di El Salvador

Fonte: L’Unità 8.10.2013

LA TESTIMONIANZA «Ms13, una volta entrato non puoi più uscire»

Costituita sulla falsariga della stessa organizzazione presente in Salvador, l’«Ms13» – la Mara Salvatrucha – è una banda verticistica di cui si hanno le prime tracce a Milano nel 2006. È divisa in cliche, e ogni clica si identifica in un capo, il ranflero, l’ultimo dei quali secondo gli investigatori era «Kamikaze», al secolo Gerardo Flores Soto.
È lui che comanda, ordina e che può decidere di accendere la «luce verde» su chi sgarra le regole della pandilla. Quando lo fa, il ranflero emette una sentenza che può arrivare fino anche alla morte del condannato. Questi può anche sapere dell’ordine che pende sulla sua testa «ma sa anche che non si può allontanare: è chiamato a subire il proprio destino» e non può darsi latitante.

«Chi lo fa espone non sé ma i suoi familiari alla vendetta della clica», è riportato nell’ordinanza con la quale il gip Antonio Salemme ha ordinato gli arresti. «Chi appartiene all’Ms13 – si legge nel documento di quasi 500 pagine – è un ADEPTO PER LA VITA : DALLA MS 13 SI ESCE SOLO CON LA MORTE ». Un po’ come da Cosa Nostra o dalla ‘Ndrangheta. Tanto che nel riportare le considerazioni dei colleghi americani, che da molti anni si occupano negli Stati Uniti dell’organizzazione madre, gli investigatori italiani ricordano come per l’Fbi l’Ms13 sia la più pericolosa banda di strada, con cinquantamila membri nel Centro America, diecimila negli Usa e centomila nel mondo. Le regole interne – che in Italia non sono scritte ma riprese da quelle vigenti nel Salvador o negli Usa – le racconta in alcuni verbali un membro sentito dagli inquirenti. Il motto che vige è: «Muore uno muoiono tutti».

La prima regola è: «Una volta entrato nella Ms13 non puoi più uscire». «Non si può mentire al capo», è il secondo comandamento. Poi ancora «devi fare il tatuaggio della gang», e di solito il primo deve rappresentare la stessa sigla della banda – Ms13 – all’interno del labbro inferiore.

«Sei obbligato ad aggredire i membri delle altre gang quando li incontri, salvo che non siano in compagnia dei familiari». E così via, fino all’ultima ma non meno importante: «Se vieni arrestato, non puoi fare rivelazioni alla polizia». Il ranflero decide anche quando attaccare altre gang, e in quel caso ordina di «portare i palloni – cioè il «fierro», le armi che di solito sono machete o coltelli – per andare a «giocare». Generalmente gli scontri avvengono tra gang latine, ma quando l’organizzazione si deve finanziare gli scippi e le rapine sono ai danni soprattutto di donne e anziani.

Diversi gli episodi contestati e ricostruiti nelle indagini della Squadra Mobile diretta da Alessandro Giuliano. Gli investigatori della polizia milanese, in particolare quelli della seconda sezione, specializzati in questo tipo di fenomeni, hanno ricostruito la mappatura della gang latine sul territorio e le loro alleanze. Si possono dividere in due gruppi: da una parte, Ms 13, Latin King New York Ecuador, Latin Flow Italia e Trebol Italia; dall’altra Mara 18 Salvador, Latin King Chicago Ecuador e Comando Italia. Gli scontri tra i membri delle opposte fazioni spesso avvengono davanti a locali notturni e discoteche. Mentre le «mirin» o le «misa», come chiamano le riunioni del venerdì o del sabato pomeriggio, per la Mara Salvatrucha si tenevano nella zona di via Cermenate, del parco Romolo, di via Giovanni da Procida e del Parco Nord. Tutti quartieri marchiati con i simboli della «Mara».

Fonte: L’Unità,8.10.2013

Chris
".

Questo articolo riporta una situazione inquietante.
Quella gang di latino-americani che qualche giorno fa aveva ferito un capotreno (che aveva rischiato di perdere un braccio) a Milano non è solo dedita allo spaccio di droga e alla violenza ma ha anche a che fare con il satanismo.
Effettivamente, essa ha un carattere settario.
Queste persone vanno fermate.
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.