su "La Gazzetta di Mantova" è comparso un articolo intitolato "Il sindaco: «L’Unione attuale? Primo passo del sinistra Mincio»" in cui è stato intervistato il Sindaco di Roncoferraro Federico Baruffaldi.
Il sindaco ha detto:
"L’Unione Mincio-Po con Ostiglia, Sustinente e Serravalle a Po? Non è il nostro obiettivo finale. È solo il primo passo. Un gradino verso la vera unione fra Comuni alla quale tendiamo. Che è quella dell’area Sinistra Mincio, oltre 20mila abitanti, e nella quale è ovvio dovranno esserci anche Villimpenta e Castel d’Ario".
Ora, vorrei esprimere un parere su questa affermazione.
Io non sono d'accordo con quanto detto da Baruffaldi.
Se si si fosso voluto portare avanti il progetto dell'Unione Sinistra Mincio, si sarebbe potuti partire dall'unione con Castel d'Ario e Villimpenta.
Perché non si è fatto un progetto simile partendo proprio da un'unione con i Comuni di Castel d'Ario e Villimpenta?
Anche nell'articolo è posta una domanda di questo tipo.
Il Sindaco risponde dicendo che Castel d'Ario era commissariata.
Bene! Però a Villimpenta c'era (e c'è) un Sindaco (di cui si parla molto bene) e non mi risulta che quest'ultimo sia stato reso edotto di tale progetto.
Oltretutto, mi ricordo che nel dicembre dell'anno scorso vi era stata una seduta del Consiglio comunale in cui si è trattata la questione dell'Unione Mincio-Po e in cui Baruffaldi aveva affermato che il Sindaco di Villimpenta era in scadenza di mandato.
Io ero presente nel pubblico.
Ebbene, mi risulta che il Sindaco di Villimpenta, Simone Zaghini, sia stato eletto il 27 maggio 2013.
Ergo, un mandato di un sindaco dura cinque anni.
Quindi, il mandato di Zaghini scadrà nel 2018.
La matematica non è un'opinione.
Tra l'altro, ci sono state anche delle polemiche.
In un articolo scritto su "La Gazzetta di Mantova" il 04 marzo 2015, è riportata questa affermazione di Baruffaldi in merito alle convenzioni con Castel d'Ario e Villimpenta:
"Ho un giudizio negativo su questa convenzione. Questo dimostra che non è importante con chi si fanno le alleanze, ma come si fanno, affinché possano essere economiche e vantaggiose per i cittadini. In questi 3-4 anni per la Protezione Civile abbiamo speso 12.250 euro, mentre Villimpenta e Castel d'Ario nulla. Il catasto poi non è mai effettivamente partito".
Ora, mi risulta che nelle convezioni tra Municipalità ognuno paghi per sé.
Il primo cittadino di Villimpenta ha replicato in questo modo, sempre attraverso le pagine de "La Gazzetta di Mantova":
"Devo fare le dovute precisazioni su quanto detto da Baruffaldi in merito a Villimpenta. Per quanto riguarda il servizio di Protezione Civile, Villimpenta dispone di un gruppo di volontari diverso da quello di Roncoferraro, stipulato con apposito e separato accordo tra il nostro Comune e la "Vergilius", che prevede un costo legato al numero degli abitanti indipendentemente dal numero dei servizi effettuati sul territorio, con tanto di rendiconto annuale per un totale annuo pari a 1.113,50 euro che per tre annualità porta il totale a 3.340,50 euro, per cui non corrisponde al vero quanto asserito dal sindaco Baruffaldi sul fatto che Villimpenta abbia pagato nulla per il servizio di Protezione Civile".
Zaghini ha detto una cosa corretta.
Si sarebbe potuta fare un'unione con Castel d'Ario e Villimpenta e poi si sarebbe potuta aggregare questa unione all'Unione Mincio-Po.
Invece, non si è fatto nulla se non un gran polverone.
Una cosa del genere sarebbe stata assai più logica.
Invece, il Comune di Roncoferraro ha rotto tutte le convenzioni con i Comuni di Castel d'Ario e Villimpenta e si è aggregato a Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia.
Inoltre, per quanto possano essere ufficiose, le 700 firme contro la presenza di Roncoferraro nell'Unione Mincio-Po che sono state prese dal "Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini" sono firme vere e quindi non si può non tenere conto di esse.
Oltretutto, ricordo una cosa.
Il Comune di Roncoferraro ha 7.182 abitanti.
Le firme ottenute sono 706.
Tuttavia non si pensi che in caso di un eventuale referendum, con cui si potrebbe scegliere di restare o meno nell'Unione Mincio-Po, coloro che non hanno firmato siano favorevoli alla permanenza di Roncoferraro nella medesima.
Di certo, nell'Unione Mincio-Po Roncoferraro avrebbe solo da perderci.
Con tre Comuni simili tra loro (Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia) Roncoferraro rischia di essere marginalizzato nell'ambito di quell'unione.
Con quei tre Comuni rivieraschi Roncoferraro (che è un Comune di terra) non c'entra nulla.
Cordiali saluti.
Invece, non si è fatto nulla se non un gran polverone.
Una cosa del genere sarebbe stata assai più logica.
Invece, il Comune di Roncoferraro ha rotto tutte le convenzioni con i Comuni di Castel d'Ario e Villimpenta e si è aggregato a Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia.
Inoltre, per quanto possano essere ufficiose, le 700 firme contro la presenza di Roncoferraro nell'Unione Mincio-Po che sono state prese dal "Comitato "Roncoferraro: la parola ai cittadini" sono firme vere e quindi non si può non tenere conto di esse.
Oltretutto, ricordo una cosa.
Il Comune di Roncoferraro ha 7.182 abitanti.
Le firme ottenute sono 706.
Tuttavia non si pensi che in caso di un eventuale referendum, con cui si potrebbe scegliere di restare o meno nell'Unione Mincio-Po, coloro che non hanno firmato siano favorevoli alla permanenza di Roncoferraro nella medesima.
Di certo, nell'Unione Mincio-Po Roncoferraro avrebbe solo da perderci.
Con tre Comuni simili tra loro (Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia) Roncoferraro rischia di essere marginalizzato nell'ambito di quell'unione.
Con quei tre Comuni rivieraschi Roncoferraro (che è un Comune di terra) non c'entra nulla.
Cordiali saluti.
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