Cari amici ed amiche,
c'è chi, per difendere il progetto dell'Unione Mincio-Po, tira in ballo l'Unione dei Comuni delle Valle del Reno, Lavino e Samoggia, come esempio virtuoso.
Ora, io trovo che questo esempio non calzi.
Infatti, l'Unione dei Comuni delle Valli del Reno, Lavino e Samoggia riunisce i Comuni che si trovano all'imbocco delle valli dei fiumi Reno, Lavino e Samoggia che si trovano presso Bologna, come Sasso Marconi, Zola Predosa, Monte San Pietro, Casalecchio di Reno e Valsamoggia.
Quest'ultimo Comune è il 1 gennaio 2014 dalla fusione dei Comuni di Crespellano, Castello di Serravalle, Monteveglio, Savigno e Bazzano ed è un Comune sparso, ossia un Comune con una denominazione diversa da quella della sede dell'ente.
Ora, un'unione come questa si è potuta fare perché i Comuni in questione sono omogenei tra loro.
Invece, con l'Unione Mincio-Po si vogliono mettere insieme tre Comuni tra loro simili (Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia) ed uno che non c'entra nulla, Roncoferraro.
Sustinente, Serravalle a Po ed Ostiglia sono tre Comuni rivieraschi e legati ai fiumi.
Roncoferraro è un Comune di terra e di agricoltura.
Oltretutto, la storia del Comune di Valsamoggia smentisce chi dice che le unioni intercomunali non portano necessariamente alla fusione.
Come ho scritto prima, il Comune di Valsamoggia è nato il gennaio 2014.
Il suo processo di formazione è iniziato il 23 settembre 2009, con la nascita di un'unione intercomunale, l'Unione dei Comuni della Valle del Samoggia, un'unione costituita dai Comuni di Monte San Pietro, Castello di Serravalle, Savigno, Crespellano e Bazzano.
Questo ha determinato la fine della Comunità montana prima esistente, con la delibera della Regione Emilia-Romagna del 28-10-2008 riguardante il "Riordino territoriale ex L.R. 10/2008.
Nel 2012, cinque dei sei comuni facenti parte dell'unione hanno avviato l'iter per fondersi in un unico Comune. La fusione è stata approvata dell'Assemblea regionale dell'Emilia-Romagna il 5 febbraio 2013. Dal 1 gennaio 2014, data della sua nascita, il nuovo Comune unico di Valsamoggia (con sede a Bazzano) è entrato a far parte dell'Unione dei Comuni della Valle del Samoggia, un'unione costituita dal nuovo Comune di Valsamoggia e quello di Monte San Pietro, che non si è fuso.
A partire dal 23 dicembre 2013, l'Unione di comuni Valle del Samoggia, a causa di un riordino istituzionale, è composta anche dai comuni di Casalecchio di Reno, Sasso Marconi e Zola Predosa che si sono aggiunti ai comuni di Monte San Pietro e Valsamoggia.
Così è nata l'Unione dei Comuni delle Valli del Reno, del Lavino e del Samoggia.
Ora, la storia del Comune di Valsamoggia dimostra che il fine delle unioni intercomunali è quello di fare fondere tra loro i Comuni.
E' vero che il Comune di Monte San Pietro non si è fuso con gli altri nel 2012 ma è solo una cosa rimandata.
Infatti, con le unioni intercomunali vi è un progressivo accentramento dei servizi nelle sedi centrali delle unioni stesse.
I Comuni vengono così svuotati ed il referendum con cui si sancisce la fusione diventa una formalità.
Ora, proviamo ad immaginare cosa potrebbe accadere all'Unione Mincio-Po.
La sede dell'unione sarebbe a Serravalle a Po. Il baricentro è lì.
Questo favorirebbe i Comuni di Ostiglia, Serravalle a Po e Sustinente (che sono vicini tra loro) ed il Comune di Roncoferraro sarebbe di fatto isolato.
Questi tre Comuni (anche per la loro storia e la loro cultura) hanno interessi in comune tra loro.
Quindi, essi farebbero asse tra loro.
Roncoferraro sarebbe così irrilevante.
L'unione prevede anche l'unificazione dei bilanci.
Ora, secondo il Ministero degli Interni, la spesa media pro-capite nel Comune di Sustinente è pari a 630 Euro, quella a Serravalle Po è pari a 900 Euro e quella ad Ostiglia è pari a 1.024 Euro.A Roncoferraro la spesa media pro-capite è pari a 575 Euro.
In un'unione intercomunale, i bilanci e le spese vengono unificati.
In un'unione intercomunale, i bilanci e le spese vengono unificati.
Altrimenti non si tratterebbe di un'unione ma di una convenzione.
Ora, la media della spesa media pro-capite tra i Comuni di Roncoferraro, Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia è pari a 794 Euro.
Ergo, noi roncoferraresi avremmo sul groppone una spesa media pro-capite pari 219 Euro in più, se l'Unione Mincio-Po fosse implementata.
Ora, la media della spesa media pro-capite tra i Comuni di Roncoferraro, Sustinente, Serravalle Po ed Ostiglia è pari a 794 Euro.
Ergo, noi roncoferraresi avremmo sul groppone una spesa media pro-capite pari 219 Euro in più, se l'Unione Mincio-Po fosse implementata.
Con l'unione (che diventerebbe inevitabile) noi roncoferraresi non conteremmo un fico secco.
E' questo quello che vogliamo noi roncoferraresi?
Cordiali saluti.
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