ieri, qui nel Comune di Roncoferraro (precisamente nelle località di Barbassolo) c'è stato un incontro incentrato sul tema di Matilde di Canossa (1046-1115).
Il territorio di Roncoferraro fu parte dei domini di Matilde di Canossa, di cui quest'anno cade il IX anniversario della sua morte.
A quell'incontro non ho potuto partecipare (per motivi tecnici dovuti all'orario) ma qualcosa vorrei pur dire.
Che Matilde di Canossa, la Gran Contessa, fosse stata una grande personalità del suo tempo fu vero.
Però, per capirla meglio bisogna capire meglio anche il contesto in cui ella nacque, visse ed operò.
In quel tempo vi furono due grosse istituzioni in Europa, l'Impero, il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica (distinto dal Sacro Romano Impero di Carlo Magno poiché quest'ultimo aveva anche la Francia), ed il Papato.
I rapporti tra queste due istituzioni fu molto complesso.
L'imperatore non poteva prescindere dal Papa per avere una legittimazione ed il Papa non poteva prescindere dall'imperatore per fare il suo magistero.
A tempo stesso tra questi due capi il rapporto fu spesso conflittuale.
In quanto erede di Carlo Magno, l'imperatore voleva arrogarsi il diritto di nominare i vescovi e addirittura il Papa.
Invece il Papa voleva essere indipendente dall'imperatore, in quanto capo della cristianità occidentale e voleva essere lui a nominare i vescovi.
Oltretutto, lo scontro fu anche dentro l'impero e dentro la Chiesa.
L'imperatore conferiva cariche di conti e principi ai vescovi.
Questo faceva sì che i vescovi si trovassero spesso tra due fuochi poiché dovevano obbedire al Papa in quanto ministri di Dio e all'imperatore in quanto suoi vassalli.
Questo generò uno scontro dentro la Chiesa, scontro che si rifletteva anche nell'impero e viceversa.
Infatti, allo scontro tra l'area tedesca e quella italiana dell'impero si sovrappose uno scontro tra la Chiesa tedesca e Roma.
I vescovi tedeschi (che erano più vicini all'imperatore) erano sempre più riottosi a seguire le direttive di Roma.
Nel periodo di Matilde di Canossa lo scontro fu particolarmente acceso.
Qui si fronteggiarono Papa Gregorio VII (al secolo Ildebrando di Soana, 1020/1025-1085) e l'imperatore Enrico IV di Franconia (1050-1116).
Tra i due ci fu una vera e propria guerra.
Matilde di Canossa fu tra due fuochi.
Ella era italiana ma di origini germaniche ed era anche imparentata con la famiglia imperiale.
Al contempo, Matilde era anche con il Papa.
Inoltre, i suoi domini si estendevano dal Veneto all'Appennino tosco-emiliano.
Quindi, era in una zona strategicamente importante.
Alla fine, ci fu uno scontro tra lei e l'imperatore Enrico IV, che alla fine.
Contro di lui poi si levarono i figli.
Uno di questi, Enrico (1081-1125) lo spodestò e divenne imperatore con il nome di Enrico IV nel 1105.
Imprigionato, Enrico IV morì un anno dopo.
Nel 1122, l'imperatore trovò con Papa Callisto II (1060-1124) un accordo con il Compromesso di Worms, con cui l'imperatore conferiva le cariche secolari ed il Papa quelle ecclesiastiche.
Matilde cambiò atteggiamento verso l'imperatore.
Nel 1111, mentre rientrava in Germania, Enrico V la incontrò al Castello di Bianello, vicino a Reggio Emilia. Matilde gli confermò i feudi da lei messi in dubbio quando era vivo suo padre, chiudendo così una vertenza che era durata oltre vent'anni. Enrico V conferì alla Granduchessa un nuovo titolo. Così il figlio del suo vecchio antagonista creò Matilde "Regina d'Italia" e "Vicaria Imperiale".
Per contro, Matilde non doveva più immischiarsi nelle vicende tra il Papa e l'imperatore.
Matilde di Canossa non può essere separata dal suo contesto.
Termino con questa mia poesia:
ET LU 'MPIRATURI SI 'NNIU 'N CANOSSA
Piccaturi si fici iddu, Arricu,
sacru rumanu 'mpiraturi...
cà Papa fari avissi vulutu...
et cuntru Grigoriu, di Santu Petru succissuri,
accussì...dâ Cresia fattu nimicu...
iddu...et tintu...si purtau...puru 'n Nomu di Diu...
ma pì la curona aviri ancora...cun li so pedi 'n nivi...
et umiliato 'n Canossa si 'nnìu! A viriri vinni iddu piu!
Italiano:
E L'IMPERATORE ANDO' A CANOSSA
Peccatore si fece egli, Enrico,
sacro romano imperatore...
che il Papa fare avrebbe voluto...
e contro Gregorio, di San Pietro successore,
così...della Chiesa fatto nemico...
egli..e malo...si portò...pure in Nome di Dio...
ma per la corona avere ancora...con i piedi nella neve...
e umiliato a Canossa andò! A vedere egli venne pio!
Questa poesia parla dell'umiliazione di Canossa.
Scomunicato da Papa Gregorio VII nel 1076, l'imperatore Enrico IV rischiò di perdere il potere.
Allora, egli andò a Canossa, ove il Papa era ospite di Matilde, e si umiliò passando tre giorni e tre notti sotto la neve per farsi togliere la scomunica.
Fu una mossa politica poiché quando il Papa gli tolse la scomunica, Enrico riprese la lotta contro di lui.
Nel 1080, il Papa lo scomunicò nuovamente e l'imperatore marciò su Roma e nominò un Antipapa, Clemente III (1025/1029-1100).
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento