Non non posso non essere d'accordo con le parole dell'onorevole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, la quale riporta queste testimonianze sulla sua pagina Facebook:"Chelsea Mitchell era la ragazza più veloce del Connecticut, finché, come molte altre atlete, è stata costretta a gareggiare contro due velocisti «fisicamente avvantaggiati», perché nati biologicamente uomini, con struttura fisica e muscoli in grado di sovrastare qualsiasi donna.
A causa di questa concorrenza sleale, Chelsea ha perso quattro titoli del campionato statale femminile, due premi del New England e numerosi altri posti sul podio. Ha provato a protestare ma è stata addirittura censurata.
Ma come si fa a non accorgersi di questo assurdo sopruso nei confronti delle donne? Possibile che nessuno dica nulla?".
Ma come si fa a non accorgersi di questo assurdo sopruso nei confronti delle donne? Possibile che nessuno dica nulla?".
Ora, tra uomo e donna, maschio e femmina, vi sono delle differenze.
Le differenze anatomiche sono evidenti e nemmeno un'operazione può cambiarle più di tanto.
Dunque, vi è una logica nelle parole della velocista americana Chelsea Mitchell.
Un uomo ha una muscolatura diversa rispetto alla donna.
La donna è diversa dall'uomo anche sotto altri punti di vista.
Per esempio, l'uomo ha le spalle più larghe ma ha il bacino più stretto.
La donna, al contrario, ha le spalle strette ed il bacino più largo, perché quest'ultimo è destinato ad ospitare il feto.
Affermare ciò non è sessismo né è omo o transfobia ma è riconoscere la realtà.
Se il buon Dio creò l'uomo e la donna, ci sarà stato un perché?
Ora, le gare tra donne si debbono fare tra donne e quelle tra uomini si debbono fare tra uomini.
Dunque, anche lo sport risente della questione dell'omofobia, con effetti veramente nefasti.
Oltretutto, le femministe (di sinistra) si battono tanto per le donne, a parole.
Però, nei fatti, le donne risultano svantaggiate a causa di certe scelte.
Qualcuno dovrà dare delle spiegazioni.
Nessun commento:
Posta un commento