Una risposta alle "anime belle" antisioniste

La foto qui riportata mostra l'ex-basilica di Santa Sofia a Trebisonda, città che oggi fa parte della Turchia ma che un tempo fu capitale di un impero, l'Impero di Trebisonda, uno Stato bizantino che si formò nel 1204, dopo la caduta di Costantinopoli che avvenne in seguito alla IV Crociata.

Nel 1461, Trebisonda fu presa dai Turchi Ottomani e la chiesa fu convertita in moschea nel 1584.

Ora, vorrei rispondere alle "anime belle" antisioniste che tanto ce l'hanno con me per la mia difesa di Israele.

Le "anime belle" in questione dovrebbero conoscere la storia dei greci del Ponto.

I Greci del Ponto erano popolazioni greche e cristiano-ortodosse dell'Asia Minore che continuarono a vivere in quel posto anche dopo la presa delle loro terre da parte dei Turchi.

Con il crollo dell'Impero Ottomano, tra il 1914 ed il 1923, i Greci del Ponto furono massacrati dai Turchi.

Nel 1923, molti greci furono espulsi.

Quanto accaduto fu un vero genocidio ed ancora oggi la Turchia persegue la stessa politica anche a Cipro Nord ed in Azerbaijan. 

Le "anime belle" dell'antisionismo tacciono di fronte a ciò.

Invece, esse sono pronte ad inveire contro Israele che non sta facendo nessun genocidio ma si sta solo difendendo. 

Ora, se ad essere attaccata allo stesso modo in cui è attaccato lo Stato di Israele fosse l'Italia e quest'ultima si difendesse, cosa direbbero le "anime belle" dell'antisionismo?

Lancerebbero contro il Governo italiano le stesse invettive che lanciano contro il premier israeliano Netanyahu o direbbero che sia giusto difendere l'Italia?

Israele si sta solo difendendo.

A chi non sta bene ciò, do questo consiglio: "Fattene una ragione!".

La storia parla chiarissimo.