Le balle dell'UNESCO e dei pro-Pal

Guardate questa foto che mi è stata inoltrata dall'amico Morris Sonnino.

Gerusalemme ha una sua storia.

Ora, questa foto mostra il Monte del Tempio.

Il Muro del Pianto o Kotel, che si trova sotto, è il basamento del Tempio ebraico.

Al di sopra, vi sono la moschea della Cupola della Roccia e la moschea di Al Aqsa.

Ora, gli edifici di sopra sono posteriori rispetto al Tempio.

Per l'UNESCO, questo non conta.

Infatti, l'UNESCO ha definito Gerusalemme "città araba".

Forse, ritiene che le moschee che ho citato prima siano anteriori al Tempio?

La decisione dell'UNESCO non ha logica.

Non ha né capo né coda.

Israele non è potenza occupante.

Lo Stato ebraico si trova sulla sua terra.

Ora, il conflitto tra Israele ed i palestinesi è acceso, come sono accese le discussioni riguardo a ciò.

La questione è molto semplice: Israele è stato attaccato e si sta difendendo.
In primo luogo, i palestinesi non hanno mai accettato nessun trattato.
Basti pensare agli Accordi di Abramo del 2020.
L'Autorità Nazionale Palestinese non ha mai riconosciuto gli Accordi di Abramo, accordi caldeggiati dall'allora presidente americano Donald J. Trump e che ha portato ad una normalizzazione dei rapporti tra Israele e Paesi come gli Emirati Arabi Uniti.
Eppure, se avesse riconosciuto gli Accordi di Abramo, l'Autorità Nazionale Palestinese avrebbe avuto anche la possibilità di vedere una sua entità statuale riconosciuta o avrebbe potuto dialogare con Israele in modo diverso.
In secondo luogo, Hamas è un'organizzazione terroristica.
Anche l'Unione Europea definisce Hamas un'organizzazione terroristica.
Hamas vuole la distruzione dello Stato di Israele.
Lo dice il suo stesso statuto.
Per finire, deve essere ricordato che Hamas viola anche la Convenzione di Ginevra.
Infatti, i missili che Hamas fa lanciare da Gaza sono lanciati da edifici civili come luoghi di culto, scuole ed ospedali.
Neppure l'Autorità Nazionale Palestinese si comporta correttamente con Israele.
Addirittura, ha rifiutato di prendere le dosi di vaccino contro il Covid provenienti da Israele.
La realtà dei fatti contrasta con una certa narrazione che presenta lo Stato di Israele come uno Stato di "apartheid".
Deve essere ricordato, infatti, i cristiani di Betlemme hanno iniziato ad emigrare da quando la città è passata sotto il controllo dell'Autorità Nazionale Palestinese dagli Accordi ad Interim del 1995.
Prima dell'arrivo dell'Autorità Nazionale Palestinese, i cristiani erano l'80% della popolazione di Betlemme.
Nel 2005, si ridusse al 20%.
Per contro, in Israele, coesistono ebrei, musulmani e cristiani e vi sono anche dei partiti arabi.
Dunque, la realtà contrasta con un certo tipo di narrazione.

Le balle dell'UNESCO e dei pro-Pal sono smentite.