In Israele, si profila la nascita di un Governo che mette insieme i centristi di Yair Lapid, Yamina, che è il partito di destra di Naftali Bennett, il partito di destra di Liebermann, la sinistra ed i partiti arabi, tutti uniti contro il Likud del premier Benjamin Netanyahu.Sembra di vedere lo stesso spettacolo che si vede qui in Italia.
Certo, in Israele, si vota e questo è positivo.
Al contrario, qui in Italia si fa di "meglio", dato che gli ultimi Governi italiani non sono nati da elezioni.
Tuttavia, la solfa non cambia.
La coalizione che prende più voti, quella di Netanyahu, probabilmente, finirà all'opposizione, mentre il nuovo Governo sarà retto da un crocchio di partiti che stanno insieme solo per fare delle ripicche o per questioni personali.
Però, organicamente, cosa c'entrano i partiti di Liebermann e di Bennett con quelli arabi?
Il rischio è che Israele abbia un Governo debole.
Quanto accaduto in Israele è una dimostrazione lampante dell'implicita antidemocraticità dei sistemi elettorali proporzionali.
Con il sistema proporzionale, vincono tutti.
Anche un partito piccolo può dettare legge.
Anche qui in Italia, vi è un sistema analogo e gli effetti nefasti si vedono.
Al contrario, un sistema elettorale veramente è quello maggioritario di tipo anglosassone.
Con un sistema maggioritario, chi vince governa e chi perde va all'opposizione.
Questo è un dato di fatto.
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