Oggi, la Chiesa ha beatificato Rosario Livatino, il magistrato agrigentino (di Canicattì) che fu ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990.Oggi, il prete che ha detto messa nella chiesa presso la quale mi sono recato, ha detto che la magistratura è un caposaldo della democrazia.
In una situazione normale, egli avrebbe ragione.
Purtroppo, la realtà italiana non è normale.
Infatti, una magistratura che vuole prendere il posto della politica non è un caposaldo della democrazia.
Anzi, è una minaccia per la democrazia.
Gli ultimi fatti stanno facendo emergere una situazione preoccupante.
Basti parlare del caso di Luca Palamara e della Loggia Ungheria.
Comunque, Livatino fu un vero magistrato, un vero servitore dello Stato ed un vero difensore della democrazia.
Egli cercò di difendere le istituzioni democratiche dalla mafia, la quale fu (ed è) antitetica alla democrazia.
Anzi, la mafia è anche disumana e deve essere combattuta sempre.
Dunque, deve essere ricordato sempre con il rispetto che è dovuto.
Nessun commento:
Posta un commento