Il mio amico Morris (che ringrazio) mi ha segnalato questo trafiletto scritto su "Libero" da Vittorio Feltri.
Che Israele sia nel giusto è assodato.
Infatti, la storia dà ragione allo Stato ebraico.
Quella terra è del popolo ebraico di diritto.
Deve essere ricordato, infatti, che nel 70 DC il Tempio do Gerusalemme fu distrutto e che il popolo ebraico fu disperso nella diaspora.
Il popolo ebraico è tornato a casa sua.
Gerusalemme è sua.
Il popolo ebraico subì persecuzioni nei secoli passati, pur non avendo avuto nessuna colpa.
Fu accusato (ingiustamente) di avere ucciso Cristo, di usura e di ogni altra nefandezza.
Fu accusato (sempre ingiustamente) anche di avere complottato contro il resto mondo.
A causa di queste accuse, tanta gente innocente morì.
Nel secolo scorso, ben 6.000.000 di persone morì per mano dei nazisti nei campi di sterminio.
Nomi come Auschwitz, Treblinka, San Sabba e Dachau suonano ancora sinistri.
Ora, il popolo ebraico non vuole vendette.
Lo dimostra il fatto che in Israele coesistano religioni come l'Ebraismo, l'Islam, il Cristianesimo (nelle sue denominazioni) ed altri fedi.
Se gli Israeliani volessero veramente delle vendette, le altre confessioni religiose non avrebbero alcuno spazio in Israele.
Invece, tutti godono di diritti.
Il popolo ebraico fu trattato male dagli altri ma non vuole vendette verso nessuno.
Vuole solo giustizia.
Per questo motivo merita ogni rispetto.
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