Se il meglio della cultura italiana deve essere rappresentato da Fedez, significa che il nostro Paese è destinato a morire.Ieri, durante il "Concertone" del 1° maggio, il rapper si è messo a fare un monologo in favore del DDL Zan-Scalfarotto e contro la Lega.
Ora, io sono il primo a condannare la violenza.
Per me, chi picchia un omosessuale perché è omosessuale deve andare in galera.
Tuttavia, lo stesso si deve dire per chi picchia una persona per motivi religiosi, per motivi politici o perché è disabile.
Abbiamo già una Costituzione che sancisce l'eguaglianza dei cittadini per sesso, razza, religione, condizioni personali ed opinioni.
Invece, il DDL Zan-Scalfarotto è di per sé illiberale.
In poche parole, si vuole tappare la bocca a chi, per esempio, si dice contro le adozioni per le coppie dello stesso sesso.
Oltre a ciò, deve essere ricordato che il 1° maggio è la festa del lavoro e dei lavoratori.
Ora, nell'aprile di quest'anno, si è registrata la perdita di 945 mila posti di lavoro.
Forse, questo è sfuggito a Fedez.
Il 1° maggio dovrebbe essere la festa del lavoro ma molti non hanno nulla da festeggiare.
Ora, il rapper farebbe bene a prendersela con Rai 3, la rete che ha trasmesso l'evento.
Mi risulta che Rai 3 sia di sinistra, come Fedez.
Insomma, per Fedez, come per il suo mondo di comunisti amanti del lusso, le priorità sono il DDL Zan-Scalfarotto e (magari) anche lo ius soli.
Deve dare fastidio, agli onesti cittadini che lavorano, che la Rai, la TV pubblica pagata dal popolo, sia usata per queste cose.
Oramai, è certo che il nostro Paese stia andando verso il baratro.
Se Fedez vuole fare politica, entri in un partito o ne fondi uno proprio, si candidi ed esprima le sue idee nelle sedi più opportune.
Il vero consenso si basa sui voti e non sui followers su Instagram e su Twitter o sui like su Facebook.
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