Riporto questo stralcio dell'articolo di Marcello Veneziani su "Panorama", il quale è intitolato "L'ultimo fascismo che cercò la bella morte":
"Il fascismo prolungò nella vita civile la concezione guerriera da cui scaturì, mentre il comunismo prese il posto della religione, promettendo la vita eterna.
Il comunismo voleva abolire questo mondo, il fascismo voleva metterlo in riga.
Il primo fascismo era nato e cresciuto nelle trincee della Prima Guerra Mondiale nel culto dannunziano della bella morte, tra arditi, teschi, camicie nere, culto degli eroi caduti.
Alla fine delle sua vita, a Salò, ritornò la concezione della bella morte legata alla visione dannunziana.
Ma la morte non fu bella".
Premetto, io non ho simpatie per il fascismo.
Sono anti-totalitario.
Quindi, sono antifascista ed anticomunista in egual misura.
Io sono un liberal-conservatore, cattolico ed amico indefesso di Israele.
Però, la storia non deve essere analizzata con l'occhio dell'orientamento politico.
Infatti, se guardassi la storia con l'occhio dell'orientamento politico, io condannerei il fascismo.
Effettivamente, lo condanno.
Però, la storia deve essere letta in un altro modo.
Bisogna porsi questa domanda: perché l'Italia diventò fascista?
In questo frangente, serve un'analisi più approfondita ed obiettiva.
Il fascismo incarnò nella figura di Benito Mussolini quella volontà di riscatto e di pace sociale che l'Italia cercava nella I Guerra Mondiale.
L'Italia del periodo posteriore alla I Guerra Mondiale fu un'Italia che dovette subire l'onta della "vittoria mutilata" e che era piena di conflitti a causa del social-comunismo galoppante.
C'era povertà diffusa.
Il paese era diviso.
La paura del social-comunismo, la povertà e la rabbia dovuta alla "vittoria mutilata" potevano fare deflagrare una guerra civile che avrebbe sconvolto l'Italia.
Mussolini fu visto come colui che avrebbe impedito tutto ciò.
Egli parlava un po' a tutti.
Diceva parole rassicuranti per tutti, dai borghesi ai militari, passando per i poveri, e così lo Stato liberale abdicò in favore del fascismo.
Questo sogno non diventò realtà.
Ci furono l'alleanza con la Germania nazista, la II Guerra Mondiale e la guerra civile tra repubblichini e partigiani che portarono ad avere un'Italia ancora oggi molto divisa.
Il fascismo morì e non ebbe la bella morte che sperava di avere, come vincitore.
Mussolini finì male e crollò anche la monarchia.
Così, finì il sogno militaresco dell'Italia.
Ma l'Italia rimase divisa, com'è divisa ancora oggi.
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