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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 3 luglio 2019

Quegli oltraggi alla nostra fede

Questa è la lettera di Federico Catani, direttore della campagna SOS Ragazzi:

"Caro Antonio Gabriele,


il mese da poco concluso è stato terribile.

Per il pensiero dominante infatti giugno è diventato il mese dell’orgoglio omosessuale, con tutte le conseguenze che puoi immaginare e avrai sicuramente visto.

Quest’anno poi, i Gay Pride e le “celebrazioni” arcobaleno hanno avuto una particolare “solennità” perché si sono ricordati in tutto il mondo i 50 anni dei moti di Stonewall.

Nel 1969, infatti, vi furono scontri tra polizia e omosessuali nello Stonewall Inn di New York, un celebre bar gay. I moti di Stonewall diedero vita negli Stati Uniti al Gay Liberation Front che poi diede il via alla formazione di organizzazioni simili in molti Paesi.

Un anno dopo quell’evento, per commemorare i moti di Stonewall, venne organizzata una marcia celebrativa.

Da allora, fino ai giorni nostri, questa marcia simbolica è conosciuta come Gay Pride.

Come sai bene, queste manifestazioni sono il trionfo della volgarità, della perversione, della pornografia e dell’oltraggio a ogni più elementare senso del pudore.

Eppure, guai a chi osi muovere la più lieve critica nei riguardi di simili eventi e dei suoi partecipanti e sponsor!

Il totalitarismo LGBT è ormai un fatto: a giugno non vi è stato giornale, programma televisivo, tweet di politici e personaggi dello spettacolo che non abbia fatto riferimento al cosiddetto orgoglio omosessuale.

Tutto è stato tinto di arcobaleno.

Eppure, quasi nessuna voce si è levata per protestare. Ormai sembra che bisogna adeguarsi a quanto le lobby omosessuali ci impongono, senza fiatare.

Ma non accade il contrario.

Infatti, chi sfila seminudo al Gay Pride può dire tutto ciò che vuole e soprattutto può offendere impunemente il sentimento religioso altrui, senza per questo temere la benché minima conseguenza.

In effetti, è ormai sotto gli occhi di tutti che la blasfemia è una delle caratteristiche costanti di tali manifestazioni.

E tutto ciò è davvero indignante e intollerabile.

Per il mondo LGBT e la sua ideologia il primo nemico da abbattere è la Chiesa. Ecco perché tante volgarità, insulti e rappresentazioni blasfeme contro Dio, la Madonna e i santi.

E ad amareggiare ancor di più è che l’illecito amministrativo della bestemmia rimane sempre impunito, così come il reato di vilipendio della religione.

Solo due esempi tra tanti:

- Durante il Gay Pride di Roma è stato fatto sfilare un cartello che rappresentava una Madonna in trono che schiaccia sotto il piede il volto di Salvini. La Madonna, vestita color arcobaleno era sormontata dalla scritta: “Madonna di Montevergine Salvini (la “n” barrata e sostituita da una “c”) tu!”.

- Al Catania Pride, invece, doppio scandalo. Oltre ad aver organizzato un “Baby Gay Pride”, con l’evento “fiabe contro gli stereotipi”, ovvero la lettura di alcune “favole”da parte di drag queen, è stata messa in scena un’Ultima Cena LGBT con tanto di Cristo gay.

La rappresentazione prevedeva tredici individui (uomini e donne) in vesti colorate ed in pose che ricordano i personaggi del celebre capolavoro di Leonardo da Vinci.

Il ragazzo al centro interpretava un Cristo con gli occhiali da sole e una bottiglia di birra in mano.

Ripeto, questi sono solo due esempi tra tanti.

Ebbene, possiamo continuare a far finta di niente?

Sicuramente no.

E la prima cosa da fare è essere coscienti di quanto accade e informare quante più persone possibile di questo scandalo che troppo spesso avviene nell’indifferenza o a volte addirittura con la complicità di molti, troppi cattolici.

Un caro saluto".


Io sono sempre dell'idea che ognuno possa manifestare il proprio pensiero e la propria identità, finché non fa del male al prossimo o non lo offende.
Quanto accaduto nei vari "Gay Pride" ha offeso milioni di persone.
La blasfemia è inaccettabile.
Offendere una religione equivale ad offendere la sensibilità delle persone che la professano.
Oltretutto, coloro che hanno manifestato in questo modo hanno offeso la religione cattolica, religione che anche io professo.
Perché, per esempio, non hanno fatto altrettanto con l'Islam?
Essi dovrebbero sapere che in molti Paesi gli omosessuali sono perseguitati.
Del resto, coloro che hanno manifestato in quel modo indecente non rappresentano certo gli omosessuali.
Penso, per esempio, a Franco Zeffirelli, il quale visse la sua omosessualità con rispetto per sé stesso e per gli altri.
Infatti, il vero problema è l'ostentazione della sessualità (omosessuale o eterosessuale che sia) la quale scade sempre nella volgarità e nella blasfemia. 

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