"Non ci sono limiti alla crescita e al progresso umano quando uomini e donne sono liberi di seguire i loro sogni" #RonaldReagan@newdirectionit @Capezzone @ACREurope pic.twitter.com/KdAh0aiJAg— The Italian Tory (@TheItalianTory) 11 marzo 2018
Ho riportato questo "tweet" degli amici del blog "The Italian Tory".
Esso è un'immagine del grande presidente americano Ronald Reagan, con una sua frase:
"Non ci sono limiti alla crescita e al progresso umano quando uomini e donne sono liberi di seguire i loro sogni".
Ora, leggendo questa frase di Reagan, provo una grandissima tristezza.
Infatti, questa Italia di oggi, l'Italia della burocrazia, delle tasse e dell'assistenzialismo, è proprio il contrario di quello di cui ha parlato Reagan.
L'Italia di oggi è un Paese che trasforma i sogni in incubi.
Per aprire un'impresa (anche piccola) si debbono fare mille passaggi burocratici.
Per avere dei documenti, si debbono fare le file ai CAF dei sindacati.
Si debbono avere carte di ogni tipo per potere sbrigare delle pratiche e se non le si hanno ci sono problemi e si debbono perdere delle giornate nei pubblici uffici per mettere a posto il tutto.
Paghiamo tasse su tasse in burocrazia ed assistenzialismo.
Dove vogliamo andare in queste condizioni?
Vorrei vedere maggiore libertà di impresa e maggiore difesa della proprietà privata.
A volte, mi sembra di essere Girolamo Savonarola, quando tifò per il re di Francia Carlo VIII perché invadesse l'Italia, per deporre quel Papa Alessandro VI a lui inviso.
Io, a volte, spero che il presidente USA, Donald Trump, decida di invadere questo nostro Paese e che a governarlo siano gli Americani.
Se noi non siamo capaci di governarci, ci governino altre persone più brave di noi.
Forse, un governo in mano agli Americani potrebbe abolire certe leggi, come la Legge Mosca del 1974, ed impedire l'attuazione di certe sciocchezze, come il reddito di cittadinanza.
Se gli Americani decidessero di venire qui, mi schiererei con loro.
Sia chiaro, questa è solo una mia provocazione per fare capire quanto io sia deluso dall'attuale situazione.
Del resto, noi siamo già eterodiretti da stranieri: da Bruxelles e dalla Germania.
Tra la Germania e gli USA preferisco i secondi.
Caro Antonio, io ho scritto in un tweet a Trump che mi piacerebbe diventare l'ennesimo Stato americano: ho scoperto di aver l'account Tweetter bloccato!
RispondiEliminaQuesto per dirti che la penso come te