Liste civiche, l'opinione

Degli amici mi hanno chiesto un'opinione riguardo alle liste civiche.
Le liste civiche sono liste di cittadini comuni e senza tessere dei partiti che si presentano alle elezioni, specie comunali.
Io non ho un pregiudizio verso le liste a prescindere.
Anzi, trovo bello che dei cittadini che non hanno mai fatto politica si impegnino per il bene della realtà in cui vivono.
Tuttavia, ho qualche perplessità.
Infatti, si può essere "civici" quanto si vuole ma quando si entra in una cabina elettorale per le elezioni regionali, nazionali ed europee, si vota in base alla propria collocazione politica.
Così, un "civico" di centrosinistra voterà centrosinistra ed uno di centrodestra voterà centrodestra.
Esistono liste civiche di centrodestra, di centrosinistra e trasversali.
La mia perplessità sta su queste ultime.
Finché si tratta di riparare strade e lampioni, non sussiste nessun problema.
La strada non è di centrodestra o di centrosinistra, come non è di centrodestra o di centrosinistra il lampione.
Il problema si manifesta quando ci sono temi pregnanti che riguardano la sensibilità delle persone.
Mi viene in mente il caso d Sesto San Giovanni, in Provincia di Milano.
Sesto San Giovanni è sempre stato un Comune di sinistra, tanto da essere stato battezzato come la "Stalingrado d'Italia".
Alle ultime elezioni comunali, però, ha vinto il centrodestra.
Ebbene, la sinistra aveva approvato il progetto di costruzione di una grande moschea, a cui il centrodestra si è opposto.
Ora, la nuova amministrazione di centrodestra non vuole la moschea.
Se, al posto del centrodestra, ci fosse stata una lista civica trasversale, cosa sarebbe accaduto?
Con ogni probabilità, l'amministrazione si sarebbe spaccata.
Certamente, è vero che le elezioni comunali non sempre hanno le stesse dinamiche di quelle nazionali ma bisogna stare bene attenti.