a Ventimiglia, gli attivisti dei centri sociali comunisti "No Borders" compiono violenze.
Essi istigano contro la nostra polizia gli immigrati clandestini, che vorrebbero andare in Francia, la quale non li vuole.
Questi attivisti comunisti girano armato.
Tra di loro, sono arrestati sette francesi ed un'italiana residente a Parigi che erano armati di tutto punto.
Il "catalogo" è certamente di tutto punto: un guanto con punte acuminate modello X-Men o Freddy Krueger, coltello da Rambo con lama di 30 centimetri, mazze, tubi di plastica da maneggiare come manganelli, cappucci (guarda la gallery). Questo è il kit del perfetto dimostrante che si schiera al fianco dei disperati arroccati in attesa di un domani sugli scogli dei Balzi Rossi, ma poi distribuisce violenza, prima di giocare la solita parte della vittima. Insomma, il classico "pacifista" armato.
A fronte di ciò, lo Stato che fa?
Lo Stato fa una legge sul reato di tortura.
Sia chiaro, tutti siamo contro la tortura ma una legge come quella che è stata fatta qui da noi sembra più una legge fatta a scapito della polizia che non una legge che punisce veramente la tortura.
Così, questa gentaglia può continuare a fare le sue porcherie.
Cordiali saluti.
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