come riporta "Il Giornale", la "Buona scuola" promessa dal premier Matteo Renzi non c'è.
Il 55,2% dei candidati professori esaminati agli scritti non è stato ritenuto idoneo. Ora si teme per l'inizio dell'anno scolastico.
Questa è un'altra promessa mancata di Renzi.
Degli oltre settantunmila candidati già esaminati agli esami scritti per sessantatremila posti dalle scuole materne agli istituti superiori, ben trentaduemila sono stati giudicati non idonei. Vi è il 55% di bocciati. Si tratta di una percentuale spaventosa, determinata in parte da quiz giudicati impossibili anche da molti addetti ai lavori e in parte da un livello di impreparazione che è veramente imbarazzante.
Ci sono stati candidati che hanno scritto "cmq" anziché "comunque" o "corte dell'Ajax" anziché "tribunale dell'Aja".
La cosa è grottesca.
Noi potremmo anche riderci sopra ma non c'è niente da ridere.
Immaginate come sarebbe un professore che scrive "squola" (anziché "scuola") o che non sa fare dei calcoli di matematica molto elementari.
Ci stiamo coprendo di ridicolo.
Ci rendiamo conto di ciò?
Se non partisse l'anno scolastico per la mancanza di professori sarebbe molto grave.
Certamente, la scuola italiana sta pagando la non meritocrazia di una certa "cultura dell'egualitarismo", che è tipica di una certa parte politica (la sinistra) e che sta livellando tutto verso il basso.
La scuola è stata trasformata in un "diplomificio". Sono state fatte diplomare e laureare persone che avrebbero dovuto essere bocciate.
Se la scuola non va, finiamo veramente male.
Cordiali saluti.
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